RENZI VERDINI BERLUSCONI
Luigi Bisignani per “Il Tempo”
Come Lazzaro, Berlusconi è resuscitato un’altra volta, sparigliando le carte e puntando a Roma e Milano su due candidati, Marchini e Parisi, che potrebbero vincere e aprire una nuova fase per la politica italiana.
Ad accorgersene sono state subito due vecchie volpi come Fini e Casini, da un po' di tempo finite in pellicceria. Ma anche tutta la «gioiosa macchina da guerra» che sta a sinistra di Renzi e che si era convinta di aver seppellito per sempre il Cavaliere.
luigi bisignani
Errore da non commettere mai quando si parla di lui. Con un solo colpo ha dimostrato di non essere affatto condizionato, come dicevano i maligni, dal cerchio magico e neppure da quei suoi parlamentari del nord che si battevano per la Meloni nella speranza di ingraziarsi Salvini e strappare da lui un seggio sicuro alle prossime elezioni. Berlusconi, dopo aver sentito tutti, ha di nuovo fatto di testa sua.
RENZI VERDINI
Ma cosa potrebbe significare per Renzi una vittoria di Marchini e Parisi a Roma e Milano? Probabilmente quello che lui stesso segretamente vuole e che Verdini sta preparando da tempo con la precisione di un chirurgo: una federazione di partiti capeggiata dallo stesso Premier.
VERDINI BERLUSCONI
Obiettivo finale? Dare vita ad un grande movimento liberale per una pacificazione nazionale che metta fine al conflitto con i giudici e dia all’Italia un fisco equo e agli italiani stabilità. Il tutto con la benedizione di «Lazzaro-Silvio». In che modo risponderà Salvini, ancora sotto shock per Roma? Pare che abbia sognato Casaleggio che gli ha vaticinato di convergere sulla «fatina» Raggi per scongiurare il pericolo Renzi e Berlusconi in un colpo solo. Più che un sogno un anatema su tutti e due.