militante leghista pontida
A Pontida arriva Marine Le Pen e i militanti leghisti seguono la decisa svolta a destra del segretario Salvini. Di primo mattino, uno di loro proveniente dalla Brianza, per risolvere i problemi legati ai flussi migratori esibisce una maglietta con sopra un foglio stampato: "Blocco navale subito! Cedere Lampedusa all'Africa". "Cosa ha fatto l'Italia con la Dalmazia e l'Istria?", prova a spiegare il senso della sua provocazione senza contare le ragioni che portarono alla cessione di Istria e Dalmazia.
Ma, non domo, continua: "Tutti chiacchierano ma la mia non è una battuta. Gli abitanti di Lampedusa potrebbero abitare in Sicilia, facciamo cinque o seimila villette e li mettiamo lì". Al piano di ricollocazione, l'uomo aggiunge un parallelo "storico": "I nostri anziani che sparavano agli austriaci erano tutti coglioni? Eravamo invasi".
militante leghista pontida
Gli facciamo notare che quella era una guerra, che non si può paragonare un conflitto bellico all'immigrazione, ma la replica è secca: "Secondo voi di sinistra è così ma l'immigrazione è peggio perché sembra non avere mai fine. Preferisco una guerra a una cosa del genere". Lo dica a quelli del Donbass, proviamo a insistere: "Sono più sicuri di noi, un bambino che va a scuola in Donbass è più sicuro di uno che ci va in treno a Milano".