Marco Giusti per Dagospia
Incassi del 27 febbraio 2018.
black panther 8
Freddino, eh? Ottimo per il cinema. In tutto il mondo intanto trionfano gli eroi e le eroine nere di Black Panther di Ryan Coogler, arrivato a 700 milioni di dollari in dieci giorni e stabilendo il più alto incasso di un film americano alla sua seconda settimana, cioè 108 milioni di dollari. Ma non da noi. Magari per colpa del protezionismo della razza bianca dei salviniani al nord. Magari perché adoriamo di più vedere i parenti che si massacrano di insulti e cantano le hit degli anni ’60 che i supereroi neri (ma che ce dovemo fa'?).
Così è ancora primo in Italia A casa tutti bene di Gabriele Muccino, forte di 1 milione 900 mila euro nel suo secondo weekend per un totale di 6,6 milioni di euro. Al secondo posto, appunto, troviamo il poro Black Panther con 1 milione 451 mila euro per un totale di 4,9 milioni. Al terzo e quarto posto troviamo i film da Oscar, cioè La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro, 1 milione 203 mila euro con un totale di 3,5, e Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, 1 milione 86 mila euro alla sua prima settimana.
a casa tutti bene
Almeno sono buoni film, anche se dobbiamo dire che Il filo nascosto non è poi quel capolavoro che dicono i critici più parrucconi. Tutte queste teiere, tutto questo pane imburrato, tutti questi funghi trifolati… mah… Con gli incassi dei ragazzini il sabato e la domenica, pure Belle e Sebastien-Amici per sempre, terzo episodio della saga del cagnone peloso bianco, incassa 1 milione 23 mila euro, e supera 50 sfumature di rosso di James Foley con la coppietta sadomaso perbenista e un po’ pariola, terza, ferma a 948 mila euro, ma con un totalone di 13,7 milioni, cioè il maggior incasso, finora, dell’anno.
a casa tutti bene
Seguono il ghost story La vedova Winchester dei Fratelli Spierig con Helen Mirren vestita di nero con 682 mila euro e Sconnessi di Christian Marazziti sorta di commedia alla sub-Perfetti sconosciuti con Fabrizio Bentivoglio, che si ferma a 641 mila euro. Pochino. Decisamente bassi gli incassi per due buoni film d’arte, Figlia mia di Laura Bispuri, appena passato al Festival di Berlino, solo 84 mila euro. Per non parlare di The Disaster Artist di James Franco, 75 mila euro alla sua prima settimana. In questo periodo, insomma, o sei candidato agli Oscar o è meglio che non esci in sala. Peccato perché sia Figlia mia che The Disaster Artist sono due film molto interessanti.
a casa tutti bene
In America, come abbiamo detto, trionfa Black Panther con 108 milioni di dollari per un totale di 400 milioni e un totale globale di 704 milioni di dollari. Alla faccia di Salvini e dei leghisti, insomma, Wakonda vince. Al secondo posto con 16,6 milioni Game Night, buona murder mystery comedy diretta a quattro mani da John Francis Daley e Jonathan Goldstein con Rachel McAdams e Jason Bateman. Terzo è il sempreverde Peter Rabbit con 12,5 milioni per un totale di 70.
a casa tutti bene
Quarto con 11 milioni è Annihilation, fantascientifico di Alex Garland (Ex-machina) con Natalie Portman, Tessa Thompson e Jennifer Jason Leigh che noi europei vedremo solo su Netflix. Purtroppo, perché sembra sia un gran bel film. Il thriller cinese Detective Chinatown 2 in America incassa solo 390 mila dollari, ma in patria ha portato a casa 417 milioni di dollari in soli dieci giorni. Tra le uscite mirate si segnalano Operation Red Sea, 510 mila dollari in 45 sale, The Young Karl Marx di Raoul Peck con 28 mila dollari in tre sale.
Chiamami col tuo nome incassa altri 552 mila dollari e arriva a un totale americano di 15 milioni e globale di 28.
il filo nascosto phantom thread
A Berlino, infine, trionfano con l’Orso d’oro e l’Orso d’argento due film altamente difficili e sperimentale diretti da registe femmine, Touch Me della rumena Adina Pintilie, alla sua opera prima, e Twarz-Faccia della polacca Malgorzata Szumowska. Miglior regia a Wes Anderson per Isle of the Dogs, con il premio ritirato da Bill Murray che si è lanciato in una battuta ottima, “Sono venuto a Berlino doppiando un cane, me ne vado con un orso”.
Migliori attori sono la paraguyana Ana Brun, protagonista di Las Herederas di Marcelo Martinessi e il francese Anthony Bajon, protagonista di La prière di Cédric Kahn. L’Italia non vince nulla, ahimé, a parte una menzione speciale al corto opera prima di Gregorio Franchetti, Lobster Dinner. La Germania, che pure aveva buoni film in concorso, ancora meno.
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