• Dagospia

    MELONI TRACCHEGGIA E BRUXELLES SI VENDICA: LA MANOVRA ITALIANA VIENE “RIMANDATA” ALLA PRIMAVERA – LA COMMISSIONE EUROPEA DEFINISCE LA LEGGE DI BILANCIO “NON PIENAMENTE IN LINEA” CON LE RACCOMANDAZIONI DEL CONSIGLIO. UNA VALUTAZIONE CHE LASCIA INTENDERE UN PROSSIMO GIUDIZIO NEGATIVO, CHE POTREBBE PORTARE A UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE – CON LE PARTITE DEL MES E DEL PATTO DI STABILITÀ ANCORA APERTE, GLI EUROPOTERI VOGLIONO TENERE IL GOVERNO ITALIANO A BAGNOMARIA... – GENTILONI: “NON È UNA BOCCIATURA, MA UN INVITO ALLA PRUDENZA”


     
    Guarda la fotogallery

    giorgia meloni con paolo gentiloni giorgia meloni con paolo gentiloni

    GENTILONI, PER ITALIA NON BOCCIATURA MA INVITO A PRUDENZA

    (ANSA) - "Non si tratta di una bocciatura si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee". Lo ha detto il commissario europeo Paolo Gentiloni in conferenza stampa rispetto al parere Ue sulla manovra dell'Italia. "Noi per definizione abbiamo un rapporto costruttivo col Governo italiano, come con i governi dell'Unione in generale", ha detto. Nel caso di questa legge di bilancio "la nostra opinione dice che non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee", tradotto "non è una bocciatura".

     

    UE, MANOVRA RIMANDATA IN PRIMAVERA. BOCCIATI CUNEO FISCALE E PENSIONI: L’ITALIA RISCHIA LA PROCEDURA D’INFRAZIONE

    Estratto dell’articolo di Claudio Tito per www.repubblica.it

     

    URSULA VON DER LEYEN - EMMANUEL MACRON - GIORGIA MELONI - SUMMIT EU MED 9 MALTA URSULA VON DER LEYEN - EMMANUEL MACRON - GIORGIA MELONI - SUMMIT EU MED 9 MALTA

    La manovra del governo Meloni è rimandata. In primavera. E rischia la procedura d’infrazione per “Squilibri macroeconomici eccessivi”. Il pacchetto d’autunno della Commissione europea con le pagelle sul Documento Programmatico di Bilancio sono in chiaroscuro. La legge di Bilancio viene definita “non pienamente in linea” con le raccomandazioni del Consiglio. Non è una bocciatura ma nemmeno una promozione. Anzi, contiene il rischio concreto di un prossimo giudizio negativo.

     

    […]  La manovra italiana si salva perché l’invito a seguire politiche prudenti sulla spesa primaria sembra essere rispettata per il 2024. Soprattutto grazie alla cancellazione del superbonus edilizio. Il problema però è che nel 2023 lo stesso dato è assolutamente fuori dai parametri e dalle indicazioni fornite nelle ultime raccomandazioni: la spesa primaria quest’anno è “significativamente” superiore al tetto richiesto. Scavalla il limite almeno dello 0,6 per cento.

     

    giorgia meloni al consiglio europeo giorgia meloni al consiglio europeo

    Per questo la Commissione vuole aspettare i dati definitivi del 2023 per emettere il giudizio definitivo. Ma c’è di più per quanto ci riguarda. E’ evidente che le previsioni del Tesoro su deficit e debito non rassicurano. Tanto che secondo la Commissione, l’Italia – insieme a Lettonia e Olanda – deve tenersi pronta ad adottare le “misure necessarie”.

     

    Sostanzialmente è un avviso di una probabile richiesta di manovra correttiva. E in più si rischia l’attivazione del Meccanismo di allarme per squilibri di bilancio eccessivi. Il primo passo della procedura d’infrazione. Anche in questo caso non siamo soli: Cipro, Germania, Grecia, Francia, Ungheria, Olanda, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.

     

    Palazzo Berlaymont, però, ricorda che già a maggio scorso era stata rilevata la distanza rispetto al parametro del 3 per cento di deficit e a quello del 60 per cento di debito. E la linea di tendenza della manovra non inverte questo trend: 5,3 di deficit quest’anno, oltre il 4 nel 2024 e oltre il 3 nel 2025. Per la Commissione, inoltre, le previsioni del governo appaiono ottimistiche. Per non parlare del debito che non cala, anzi cresce.

    GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

     

    […] La Commissione, in conclusione, ritiene che “l'Italia abbia compiuto progressi limitati per quanto riguarda gli elementi strutturali delle raccomandazioni di bilancio formulate dal Consiglio il 14 luglio 2023 e invita pertanto le autorità italiane ad accelerare i progressi”. Con un aspetto in più: tutto questo – avverte la Commissione - presuppone l’attuazione del Pnrr. Se non fosse così, tutto cambierebbe. In molto peggio. L’appuntamento, dunque, è alla prossima primavera.

    GIORGIA MELONI - VIGNETTA DI ALTAN GIORGIA MELONI - VIGNETTA DI ALTAN giorgia meloni al consiglio europeo dichiarazioni alla stampa giorgia meloni al consiglio europeo dichiarazioni alla stampa

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport