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    BOCELLI CANTA PER RANIERI, LA FESTA DEL LEICESTER SULLE NOTE DI “NESSUN DORMA” – L’ATTORE ALESSANDRO ROJA, GENERO DI KING CLAUDIO”, URLA LA SUA GIOIA DA BORDOCAMPO IN COLLEGAMENTO CON FAZIO: “COSA SI PROVA IN QUESTO MOMENTO? LIBIDINE”- VIDEO


     
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    Da “gazzetta.it”

    Il momento più emozionante di una giornata da raccontare ai nipotini è stato all'inizio, quando in un King Power Stadium stracolmo e vestito a festa Claudio Ranieri, visibilmente commosso, ha accompagnato in campo Andrea Bocelli. "Canterà per voi - ha detto - perché se siamo campioni lo dobbiamo anche alla grande spinta che ci avete dato voi tifosi. Vi amo".

     

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    Bocelli, indossando una maglietta del Leicester City, ha cantato "Nessun dorma", un modo davvero atipico di introdurre una partita di Premier League, un "calcio d'inizio" molto italiano che ha fatto venire la pelle d'oca ai 32mila presenti e non solo a loro. Ma era tutta l'atmosfera nello stadio ad essere davvero fantastica: belle le coreografie, bellissimo il pubblico, grandi emozioni.

     

     

    la partita — Poi è arrivata la partita, con l'Everton nel ruolo dello sparring-partner e il Leicester City deciso a non deludere il suo pubblico in un giorno come questo. Ne è venuto fuori un divertente 3-1 che ha visto ancora una volta Jamie Vardy grande protagonista. Rientrato dalla squalifica, l'attaccante ha sbloccato il risultato al 5' e ha segnato, su rigore, il terzo gol eguagliando il record del Leicester di gol fatti in un campionato (24) detenuto da una leggenda delle Foxes come Gary Lineker.

     

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    Vardy si è concesso pure il lusso di sbagliare un rigore (c'è il duello con Kane per il titolo di capocannoniere in ballo). Il secondo gol l'ha firmato King, la bandiera del club che con questa maglia ha giocato e vinto in League One e in Championship prima di trionfare in Premier. La rete di consolazione dell'Everton, sul 3-0, è di Mirallas. E poi di nuovo festa. Con una sola macchia: Jamie Vardy rientra negli spogliatoi zoppicando vistosamente. Il sospetto di un infortunio muscolare è molto alto: manca ancora una giornata, ma il bottino di 24 gol difficilmente potrà diventare più ricco.

     

     

     

    RANIERI E BOCELLI: LA FESTA DEL LEICESTER

    Francesco Persili per Dagospia

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    «Tramontate, stelle, all’alba vincerò». Sulle note del “Nessun dorma” pucciniano Andrea Bocelli incanta Leicester in un tripudio di birre, bandiere, brividi, emozioni. E’ qui la festa per Claudio Ranieri, l’uomo dei sogni che ha portato le Volpi a conquistare il primo campionato della loro storia. Dal bel gioco al belcanto, c’è tanta Italia in questa Premier. L’artista toscano, che indossa la maglietta blu del Leicester, si esibisce prima della vittoria con l’Everton e regala agli aficionados delle Volpi anche “Con te partirò”, “Time to say goodbye” che nell’occasione diventa “Time to win again”. La colonna sonora di una cavalcata che l’anno prossimo proseguirà in Champions. La favola continua.

     

    «Siamo dentro a un sogno, è difficile capire cosa succede intorno», ammette “King” Claudio festeggiato da tutta la sua famiglia. L’attore Alessandro Roja, genero di Ranieri, si collega con Fazio direttamente da bordo campo: «Cosa si prova in questo momento? Libidine»

     

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    Dall’Italia sono arrivati tantissimi tifosi, almeno duemila con la #macchinataignorante, la goliardata nata dalla pagina Facebook “Calciatori brutti”. Sono partiti da San Siro e hanno invaso Leicester. Per le strade, nei pub, allo stadio, c’è un coro che unisce tutti. «Ranieri oh, oh», la canzone di Modugno “Nel blu dipinto di blu”, diventa il tributo del popolo del football all’allenatore che ha costruito il sogno Leicester. Non ci sono solo Bocelli e Modugno nella playlist del successo ma anche i Kasabian, la rockband di Leicester che ha annunciato due concerti nella città per il 28 e il 29 maggio. Il chitarrista e voce della band, “Serge” Pizzorno, di origini genovesi e simpatizzante del Genoa, è tifosissimo delle Foxes.

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    La sua lettera pubblicata dal “Guardian” è un manifesto di passione. C’è l’esaltazione per Ranieri (“Quando è stato scelto come manager ero elettrizzato, tutti pensavano che fossi matto”), per Vardy (e per il suo gol al Manchester United) e per l’uomo delle 3 promozioni King, a segno nella festa contro l’Everton, la memoria storica delle Volpi. Dall’inferno della terza divisione al paradiso sempre con la maglia blu tatuata sulla pelle. Un’altra storia che meriterebbe di finire in una canzone.

     

    Musica e pallone, un connubio felice per Ranieri che ama “Vecchio Frac” di Modugno e quando era sulla panchina della Roma ha cantato con Venditti “Grazie Roma” e utilizzato le strofe (“Fino alla fine/fino a che si può”) di una canzone, “Tienimi con te” di Claudio Baglioni per motivare la squadra durante l’appassionante testa a testa con l’Inter. “Dilly Ding, Dilly Dong”.

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    A Leicester quello che fin dai tempi di Cagliari è stato uno dei cavalli di battaglia del tecnico è diventato il tormentone della stagione riproposto sia in versione rap che in chiave punk. “Ma la mia squadra è rock”, ha sempre ricordato Ranieri. Perché il rock, si sa, non è solo un genere musicale ma un modo di fare le cose. "Nessuna rivincita - spiega il tecnico romano - è un trionfo. Il primo titolo non si scorda mai. Tutto magnifico, anche Bocelli. Gli italiani che sono venuti fin qui? Incredibile, li ringrazia. Dopo la festa inglese, “King Claudio” lunedì sarà a Roma per ricevere un premio al Coni. Sarà l’occasione per ricevere il meritato abbraccio anche dalla sua città.

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