Vincenzo Nigro per www.repubblica.it
monica maggioni e massolo
Giampiero Massolo, un super-ambasciatore al ministero degli Esteri? Dopo i giorni del possibile governo tecnico guidato da Elisabetta Belloni, sua erede alla segretaria generale della Farnesina, il nome di un altro diplomatico è indicato dalle indiscrezioni con insistenza come una pedina importante della squadra di governo che sarebbe stata partorita dal vertice Salvini-Di Maio per essere presentata domani a Mattarella.
Andiamo a ritroso: gli incarichi attuali di Massolo sono presidente di Fincantieri e presidente dell’Ispi, l’Istituto di politica internazionale di Milano. A Fincantieri Massolo è stato nominato nel 2015 da Matteo Renzi. In qualche modo fu un “promoveatur ut admoveatur”: l’ambasciatore allora era direttore del Dis, il Dipartimento per le informazioni e la sicurezza, che coordina tutte le attività dei servizi segreti.
MASSOLO E PORRO
Un posto dal quale Aise e Aisi, le due agenzie per la sicurezza esterna ed interna, malvolentieri si lasciano coordinare. Entrò al Dis nel 2012 su indicazione del governo Monti, mentre Gianni De Gennaro veniva promosso sottosegretario con la delega ai servizi di sicurezza. Da grande diplomatico, Massolo decise di non mettersi in guerra con i due servizi e con De Gennaro, ma di interpretare con efficacia il ruolo di “coordinatore” diventando la voce internazionale del sistema di sicurezza italiano nel mondo. E’ così che ha rafforzato e innovato una rete di contatti e conoscenze che era già molto forte.
Massolo -Dal-Covolo_17
Nel 2015 Massolo fu sostituito al Dis anche perchè il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiese al governo Renzi di liberare un posto per il capo della Polizia Alessandro Pansa, che lasciava il suo incarico al Viminale. Prima del Dis Massolo aveva ricoperto l’incarico di vertice della sua carriera di ambasciatore, quello di Segretario generale della Farnesina. Incarico nel quale aveva subito l’ostilità professionale di Giulio Terzi di Santagata, altro ambasciatore come lui, ministro degli Esteri nel governo Monti.
giampiero massolo
Massolo ha una formazione volta all’Est Europa, alla Russia e agli Stati Uniti (è nato a Varsavia nel 1956, parla russo), ma i primi passi in carriera li compie a Roma, a Palazzo Chigi, dove arriva nell’ufficio diplomatico del presidente Giulio Andreotti. Diventa consigliere diplomatico di Lamberto Dini, lo segue come addetto stampa alla Farnesina. Era stato prima capo della segreteria tecnica e poi (in un altro governo) consigliere diplomatico e sherpa per il G8 del premier Silvio Berlusconi. Capacità professionali innegabili, profilo politico “bipartisan, se non “tripartisan”, Cossiga lo chiamava “fascio-comunista”, ma lo rispettava.
GIUSEPPE MASSOLO
E per questo la sua figura potrebbe garantire a 5Stelle e Lega una assoluta capacità professionale e una solida equidistanza fra i partiti italiani. In Europa potrebbe offrire una conoscenza perfetta dei meccanismi comunitari. Porterebbe appunto una forte impronta europeista, porterebbe la real politik di chi oggi è presidente di una azienda che costruisce e vende navi militari anche negli Stati Uniti. Ma è un curriculum che però appare lontano dai valori sostenuti finora dal movimento pentastellato, nelle sue campagne contro le caste di Palazzo e gli investimenti bellici.