In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 248.803 persone (+384 rispetto a ieri, +0,2%; ieri +190) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste 35.181 sono decedute (+10; ieri +5) e sono state dimesse 200.976 (+210, +0,1%; ieri +177). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 12.646 (+164, +1,3%; ieri +8); il conto sale a 248.803 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 764 (+3, +0,4%; ieri +27), di cui 41 in terapia intensiva (nessun nuovo paziente in terapia intensiva per il secondo giorno di fila).
I dati Regione per Regione
Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). Nella foto in alto è visibile quello dei soggetti attualmente positivi. La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Laddove non è indicata la percentuale di aumento, il dato è inferiore allo 0,1%.
Lombardia 96.519 (+138, +0,1%; ieri +44)
Emilia-Romagna 29.897 (+47, +0,2%; ieri +42)
Veneto 20.294 (+41, +0,2%; ieri +20)
Piemonte 31.740 (+21, +0,1%; ieri +8)
Marche 6.905 (+6, +0,1%; ieri +2)
Liguria 10.250 (+7, +0,1%; ieri +5)
Campania 5.030 (+8, +0,2%; ieri +2)
Toscana 10.530 (+11, +0,1%; ieri +11)
Sicilia 3.339 (+21, +0,6%; ieri +10)
Lazio 8.726 (+12, +0,1%; ieri +17)
Friuli-Venezia Giulia 3.425 (+9, +0,3%; ieri +5)
Abruzzo 3.420 (+19, +0,6%; ieri +3)
Puglia 4.678 (+23, +0,5%; ieri +7)
Umbria 1.479 (+2, +0,1%; ieri +2)
Bolzano 2.745 (+5, +0,2%; ieri +6)
Calabria 1.274 (+2, +0,2%; ieri +2)
Sardegna 1.427 (+9, +0,6%; ieri +2)
Valle d’Aosta 1.209 (nessun nuovo caso per il terzo giorno di fila)
Trento 4.984 (+1; ieri +2)
Molise 478 (+1, +0,2%; ieri nessun nuovo caso)
Basilicata 454 (+1, +0,2%; ieri nessun nuovo caso)
Da www.leggo.it
coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 16
Coronavirus, i numeri fanno spavento: ha superato la soglia di 700 mila morti il numero ufficiale delle vittime di Covid-19 nel mondo, secondo il conteggio dell'università americana Johns Hopkins. I contagi totali sono quasi 18,5 milioni con 11.134.735 pazienti guariti.
Brasile. Il bilancio dei casi ha superato la soglia dei 2,8 milioni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo i dati dell'università americana, il Paese registra ad oggi 2.801.921 contagi, inclusi 95.819 decessi. Dall'inizio della pandemia in Brasile sono guarite 2.157.484 persone.
Giappone. Registrati 1.240 nuovi casi e altri sei decessi nelle ultime 24 ore: lo riporta la Cnn. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei contagi a quota 41.841 e quello dei morti a quota 1.035. Circa un quarto dei nuovi casi sono stati rilevati a Tokyo, che registra così oltre 200 contagi al giorno per l'ottavo giorno consecutivo.
Libia. Nelle ultime 24 ore ci sono 161 nuovi contagi, che portano a 4.224 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina Facebook, precisando che i morti salgono a 96. Finora i guariti sono 633 e le persone attualmente positive sono passate da 3.345 a 3.495, con la maggior parte dei casi al Sud. Dopo 5 giorni di lockdown totale (fino ad oggi), da domani e per altri 5 giorni il governo di Tripoli ha disposto il lockdown parziale dalle 21 alle 6 del mattino. Coprifuoco totale decretato anche a Sirte mentre a Misurata il Comitato per la crisi del coronavirus ha chiesto lo stato di emergenza in tutta la città. Il sindaco di Hay Al Andalus, Mohamed Al Futaisi, ha lanciato un appello al governo di Tripoli perché i casi di coronavirus si stanno diffondendo senza controllo. Nella città di Tobruk la situazione è fuori controllo secondo il comitato per il monitoraggio della malattia, che denuncia la mancanza di materiale per effettuare i test.
coronavirus analisi
Australia. Lo Stato australiano di Victoria ha registrato 725 casi e 15 decessi in 24 ore: lo ha reso noto il premier dello Stato Daniel Andrews, secondo quanto riporta la Cnn. Il nuovo, pesante, andamento giornaliero giunge nel terzo giorno di un lockdown di sei settimane annunciato da Andrews domenica scorsa. Sul totale delle nuove infezioni, 164 sono state collegate a focolai conosciuti, mentre sono in corso indagini per determinare le origini dei casi rimanenti. Inoltre, dodici dei nuovi 15 decessi sono legati a case di riposo. Una delle nuove vittime, ha sottolineato il premier, era un uomo sulla trentina. A livello nazionale, secondo i dati della Johns Hopkins University, l'Australia registra 19.445 contagi e 247 morti.
Argentina - La pandemia da coronavirus continua ad evolversi in modo intenso in Argentina, dove le autorità sanitarie hanno segnalato che i 168 morti confermati nelle ultime 24 ore costituiscono un nuovo record giornaliero, per un bilancio totale di decessi giunto a quota 3.979. Lo riferisce l'agenzia di stampa Telam. Per quanto riguarda i contagi, l'alto numero di quelli registrati ieri (6.792) ha portato il totale generale da marzo a 213.535 casi. Durante la sua conferenza stampa quotidiana, la sottosegretaria alla Sanità, Carla Vizzotti, ha sostenuto che le riunioni famigliari sono la principale causa di trasmissione del virus, sottolineando che queste «non sono mai state autorizzate».
In generale le autorità sanitarie argentine hanno ribadito che tutte le province stanno registrando nelle ultime settimane nuovi contagi da coronavirus, mentre si moltiplicano i focolai nel Paese, compresi in quei distretti che sembravano avere posto sotto controllo la pandemia dopo mesi senza casi, come San Luis, La Pampa, Santiago del Estero e Tierra del Fuego. Per quanto riguarda infine le indagini sul virus, ricercatori argentini sono riusciti ad identificare la sequenza genetica del coronavirus di almeno 388 pazienti in tutto il Paese, in diversi laboratori che costituiscono un 'Consorzio interistituzionalè, e questo permetterà di dare risposte locali di fronte ad ogni insorgenza di malattie virali emergenti