Paola Caruso per www.corriere.it
pandemia
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.938.083 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 16.308, +0,8% rispetto al giorno prima (ieri erano +17.992), mentre i decessi odierni sono 553, +0,8% (ieri erano +674), per un totale di 68.447 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.249.470 complessivamente: 23.384 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +1,9% (ieri erano +22.272). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 620.166, pari a -7.632 rispetto a ieri, -1,2% (ieri erano -7.545). La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
I tamponi sono stati 176.185, ovvero 3.615 in meno rispetto a ieri quando erano stati 179.800. Mentre il tasso di positività è del 9,2% (l’approssimazione di 9,25%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 9 sono risultati positivi; ieri era del 10%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.
COVID TERAPIA INTENSIVA
Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di meno test. Anche se i nuovi casi sono sotto quota 20 mila dal 6 dicembre, bisogna scendere sotto la soglia di 10 mila per poter riattivare il contract tracing e avere sotto controllo l’epidemia. Un buon segnale arriva dal rapporto di casi su tamponi (il tasso di positività) che si abbassa al 9,2%. Da notare che il numero di tamponi quotidiani è inferiore a quello dei primi di dicembre: in tutta la settimana non si è mai arrivati a toccare i 200 mila test giornalieri — il dato più alto di 199.489 tamponi è datato 16 dicembre — e non aumentano nel weekend. Ricordiamo il record di 254.908 tamponi del 13 novembre.
coronavirus ospedale di varese
I ricoverati nei reparti Covid ordinari sono 25.364 in totale: qui i posti letto occupati sono -405 (ieri -658). Mentre i malati più gravi in terapia intensiva (TI) sono 2.784 in totale: i posti letto occupati in rianimazione sono -35 (ieri -36), ma sono entrate +160 persone in TI (ieri +189), con la Campania che non fornisce questo dato. Se i posti letto occupati in terapia intensiva sono diminuiti di 35 unità, ma sono entrate 160 persone in TI, significa che nelle ultime 24 ore sono usciti dalla TI 195 pazienti (160+35) in quanto migliorati o deceduti.
Diminuiscono le vittime. Secondo i calcoli della Johns Hopkins University, l’Italia è prima al mondo per numero di morti rispetto al numero di abitanti. Nel nostro Paese risultano 111,23 decessi ogni 100 mila abitanti. Seguono Spagna (104,39 su 100 mila), Gran Bretagna (99,59) e Stati Uniti (94,97).