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    BOLLETTINIAMOCI - OGGI 22.865 NUOVI CASI E 339 MORTI: PIÙ CONTAGI CON MENO TAMPONI (339.635) E IL TASSO DI POSITIVITÀ SALE AL 6,7% (IERI 5,8%) - IN LOMBARDIA OLTRE 5 MILA INFEZIONI IN 24 ORE, COME IL 27 NOVEMBRE - SECONDO IL SINDACATO DEI MEDICI OSPEDALIERI DI QUESTO PASSO ARRIVEREMO PRESTO ALLA SATURAZIONE DELLE TERAPIE INTENSIVE - LE DOSI DI VACCINO SOMMINISTRATE SONO OLTRE 4,8 MILIONI, GLI ITALIANI CHE HANNO RICEVUTO IL RICHIAMO SONO PIÙ DI 1,5 MILIONI


     
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    Paola Caruso per www.corriere.it

     

    IL BOLLETTINO DEL 4 MARZO IL BOLLETTINO DEL 4 MARZO

    Sono 22.865 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +20.884). Sale così ad almeno 2.999.119 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 339 (ieri sono stati +347), per un totale di 98.974 vittime da febbraio 2020.

     

    Mentre le persone guarite o dimesse sono 2.453.706 complessivamente: 13.488 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +14.068). E gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 446.439, pari a +9.018 rispetto a ieri (+6.425 il giorno prima). L’aumento degli attuali positivi di oggi — con il segno più davanti — è dovuto al fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero inferiore rispetto ai nuovi casi.

     

    ventilatori terapie intensive ventilatori terapie intensive

    I tamponi e lo scenario

    I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 339.635, ovvero 19.249 in meno rispetto a ieri quando erano stati 358.884. Mentre il tasso di positività è 6,7% (l’approssimazione di 6,73%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 6 sono risultati positivi; ieri era 5,8%.

     

    Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di meno tamponi, con il rapporto di casi/test che cresce al 6,7% dal 5,8% di mercoledì. Non un buon segnale. Per quantità di infezioni giornaliere siamo ai valori di inizio gennaio (sopra la soglia di 22 mila come il primo gennaio).

     

    coronavirus terapia intensiva 2 coronavirus terapia intensiva 2

    La curva sale — in genere tocca i punti massimi proprio tra giovedì e venerdì — e il timore è quello di avere nelle prossime settimane numeri più preoccupanti. Ricordiamo che il picco di oltre 40 mila positivi è datato 13 novembre. Lo scenario peggiora, come evidenzia il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe: in sette giorni (24 febbraio-2 marzo) i casi segnano +33,2% rispetto alla settimana prima, i ricoveri +7% e le terapie intensive +8,4%.

     

    coronavirus terapia intensiva 3 coronavirus terapia intensiva 3

    «Di questo passo gli ospedali arriveremo a saturazione in brevissimo tempo», sottolinea Carlo Palermo, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri (Anaao Assomed). L’unico dato in ribasso calcolato da Gimbe è quello dei decessi, pari a -10% nell’arco settimanale.

     

    La Lombardia registra +5.174 nuovi contagiati e per vedere oltre 5 mila casi quotidiani nella regione bisogna andare indietro al 27 novembre. Sopra quota 2 mila casi si trovano tre regioni: Campania (2.780), Emilia-Romagna (+2.545) e Piemonte (+2.167). Seguono: Lazio (+1.702), Veneto (+1.487), Puglia (+1.438) e Toscana (+1.239). Tutte le altre regioni hanno un incremento a due o tre cifre.

     

    Il sistema sanitario

    vaccino coronavirus vaccino coronavirus

    Continuano ad aumentare le degenze in tutti i reparti: quelle in area non critica sono di nuovo oltre 20 mila. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +394 (ieri +193), per un totale di 20.157 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono +64 (ieri +84), portando il totale dei malati più gravi a 2.475. La variazione dei posti letto occupati, in area critica e non, indica il saldo tra i pazienti usciti e quelli entrati nelle ultime 24 ore. Infatti, i nuovi ingressi in TI sono +232 (ieri +222).

     

    vaccino inoculato vaccino inoculato

    I vaccinati

    Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 4,8 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 1,5 milioni.

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