Silvia Morosi per il “Corriere della Sera”
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Prosegue il calo della curva epidemica in Italia. Sono 51.959 i nuovi casi di coronavirus nel nostro Paese (ieri sono stati 62.231). Sale, così, ad almeno 12.105.675 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 191 (ieri sono stati 269), per un totale di 151.015 vittime da febbraio 2020. Per trovare un numero di decessi giornaliero sotto i 200 bisogna risalire allo scorso 9 gennaio.
La situazione sanitaria
Per il sesto giorno consecutivo le ospedalizzazioni registrano un segno meno: le terapie intensive scendono di 33 unità (ieri -42) con 66 ingressi del giorno, e sono 1.190 totali, mentre i ricoveri ordinari sono 250 in meno (ieri -514), 16.060 in tutto. Gli attualmente positivi sono 1.638.673 mentre i morti da inizio pandemia sono 151.015.
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I tamponi e il tasso di positività
Sono 462.881 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 587.645. Il tasso di positività è all’11,2%, in lieve aumento rispetto allo 10,6% di ieri.
La campagna di vaccinazione
Le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia sono 131.979.238, il 99% di quelle consegnate pari a 133.298.008. È quanto emerge dal «report vaccini» aggiornato alle 6.20 di oggi. Le persone con almeno una somministrazione sono 49.190.211, il 91,08% della popolazione over 12.
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Sono, poi, state somministrate 36.111.009 di dosi addizionali/richiamo («booster») all’84,93% della popolazione potenzialmente oggetto, che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno quattro mesi.
Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 47.828.559 (l’88,56% degli over 12). Per quanto riguarda la fascia pediatrica, dai cinque agli undici anni, sono 1.312.032 i soggetti con almeno una dose, il 35,89% della popolazione considerata. In 872.009 hanno completato il ciclo vaccinale (il 23,85% del campione).
Giampiero Maggio per lastampa.it
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Scatta, dal 15 febbraio, l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50. Solo così potranno recarsi al lavoro. Entra in vigore, dunque, una delle regole previste dall’ultimo decreto firmato dal governo di Mario Draghi e maggiormente contestato dai No Vax. Al pari di alcune categorie professionali (forze dell’ordine, docenti e personale scolastico, personale sanitario) anche chi ha più di 50 anni sarà obbligato a vaccinarsi per andare al lavoro.
Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza ha accolto questa notizia così: «Si tratta di una scelta coraggiosa e che ci mette in condizione di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi». Poi ha ribadito la necessità di «spingere» sulla campagna vaccinale.
L’Italia, in Europa, è seconda soltanto alla Danimarca nel rapporto vaccinati/popolazione. L’83% ha già la doppia dose, l’obiettivo è arrivare a circa 50 milioni di italiani con il booster.
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Cos’è il Super Green Pass e come si ottiene
Il Green pass rafforzato si ottiene con la vaccinazione o la guarigione dal Covid. Non basta, dunque, il tampone antigenico, rapido o molecolare. Dopo la prima dose, il Super Green pass è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva; dopo la seconda dose, è valido per sei mesi; dopo la dose di richiamo è illimitato.
Stato di emergenza
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Scadrà il 31 marzo e il governo non sembra orientato a prorogarlo. Dopo oltre due anni verrà dunque a morire. Revocato lo stato di emergenza cadrà anche la suddivisione in fasce di colori per le regioni in relazione ai parametri legati al Covid. A questo punto potrebbe non servire più il certificato verde (compreso quello rafforzato). Almeno nei luoghi all’aperto: ristoranti con dehor e piscine, stadi e sport di squadra.
Dal 15 giugno – secondo il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale – dovrebbe poi decadare definitivamente l’utilizzo del Super Green Pass. Con la fine dello stato di emergenza potrebbe non servire più il Green pass base per fare shopping e per entrare in banca e negli uffici postali. Poi toccherà ai trasporti.
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Cosa cambia dal 15 febbraio fino al 31 marzo per gli over 50
Come detto da martedì entra in vigore il Super Green Pass rafforzato per tutti gli over 50. Chi ha più di 50 anni e non rispetta questa regola incorrerà in una multa di 100 euro. Se sorpresi al lavoro senza Super Green Pass si rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro. Non solo: si può risultare assenti ingiustificati e perdere retribuzione e contributi. La misura vale fino al 15 giugno.
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Obbligo vaccinale
Il 15 giugno è la data che, stando all’ultimo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sancirà anche lo stop all’obbligo vaccinale per gli over 50 e per tutta una serie di categorie professionali oggi obbligate a vaccinarsi (dal personale scolastico a quello sanitario alle forze dell’ordine).