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    BOLLORÉ ESCE DI SCENA, MA NON DALL’ITALIA - DOMANI IL FINANZIERE BRETONE LASCERÀ LE REDINI DEL SUO IMPERO AI FIGLI. MA IL GRUPPO HA ANCORA ESTREMO BISOGNO DI LUI SU ALCUNI DOSSIER. SOPRATTUTTO QUELLI CHE RIGUARDANO L’ITALIA, CIOÈ TIM E MEDIASET, DI CUI LA PROLE NON SI È MAI OCCUPATA…


     
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    Leonardo Martinelli per “La Stampa”

     

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    Vincent Bolloré da anni mostra un'app sul suo smartphone. Indica i giorni e le ore che mancano alla data scelta per uscire di scena e lasciare le redini dell'impero ai figli: il 17 febbraio 2022, domani.

     

    Ma il "Caimano" (come lo chiamano a Parigi) esce davvero di scena? Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna intervista (dal 2015), neanche una festicciola. Visto l'iperattivismo, è difficile che scompaia del tutto dalla circolazione. Soprattutto, il gruppo ha ancora bisogno di lui su alcuni dossier.

    cyrill vincent e yannick bollore cyrill vincent e yannick bollore

     

    Uno è quello italiano, dove Vivendi controlla il 23,7% di Tim e il 28,8% di Mediaset. I figli non si sono mai occupati degli asset italiani: Vincent non li lascerà soli con la patata bollente tra le mani.

     

    Dei quattro eredi, quelli operativi sono Yannick (42 anni) e soprattutto Cyrille (36), dal 2019 Ceo della holding Bolloré Se. Discreto, serio e lavoratore, come il padre è duro negli affari. Da tre anni Bolloré è rimasto solo un membro come gli altri del cda di Vivendi, consigliere del presidente, il figlio Yannick. «Ormai il mio ruolo - ha detto - è creare un'atmosfera».

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    Sarà ancora la sua funzione per il gruppo: essere lì, pronto a dire la sua. Anche perché le ha azzeccate quasi tutte fino alla fine. Negli ultimi mesi ha avviato un negoziato con Msc per cedere trasporti e logistica in Africa a 5,7 miliardi di euro (gli esperti scommettevano su 2-3).

     

    Nell'autunno scorso ha gestito brillantemente la quotazione di Universal Music, portando alla holding 8 miliardi.

     

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    Ora i dossier spinosi restano quelli italiani e la probabile Opa su Vivendi, controllata solo al 28,9%. In entrambi i casi solo Vincent può occuparsene nel modo più efficace. Sarebbe Yannick, presidente di Vivendi, a dover gestire i dossier. Ma il padre non lo lascerà solo.-

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