F.D.R. per il Corriere della Sera
BOLLORE BERLUSCONI
Vivendi ci spera ancora: «Un accordo extragiudiziale è sempre possibile e il progetto industriale tra i due gruppi ha molto senso» fa sapere. Ma la strada per un accordo con Mediaset se non è del tutto sbarrata certamente è in salita. Ripida. E non solo per le posizioni del Biscione. Ieri a Milano era in programma la prima udienza della causa intentata dal gruppo di Cologno contro Vivendi per il mancato perfezionamento del contratto d' acquisto di Mediaset Premium. Il giudice Vincenzo Peroziello aveva concesso alle parti il tempo per trovare un' intesa ed evitare la causa.
bollore de puyfontaine assemblea vivendi
Tempo scaduto lunedì con un nulla di fatto e l' annuncio ufficiale che la mediazione è fallita. Ora è tutto in mano al giudice e i tempi, come si è visto ieri, sono quelli della giustizia ordinaria per cui la prossima udienza è stata fissata per il 23 ottobre.
mediaset vivendi
In teoria quindi c' è ancora tempo per trattare. Un accordo stragiudiziale è sempre possibile ma Vivendi deve fare i conti non solo con le chiusure di Mediaset ma anche con gli equilibri in Tim, che al momento non consentono certezze. L' ultimo accordo proposto vedeva nel gruppo telefonico, e in particolare nella joint venture con Canal+, uno snodo chiave sia in termini industriali sia per gli impegni economici previsti. Il varo della j-v si è rivelato però più complesso e soprattutto ad oggi non c' è più certezza che si riuscirà a fare.
mediaset vivendi 3
Intanto la stampa francese inizia a dubitare dei piani del presidente di Vivendi, Vincent Bolloré nei media. Ieri il quotidiano Le Monde ha parlato di «Scacco al progetto di "Netflix latino" di Vincent Bolloré». Dopo la rottura con Mediaset «questa volta è finita».