Estratto dell’articolo di F. Sp. per “La Stampa”
vincent bollore
Non deve essere il consiglio di Tim ad avere l'ultima parola sulla rete, ma un'assemblea straordinaria. Vivendi, primo azionista dell'ex monopolista delle tlc, in una lettera dai toni perentori "avvisa" il consiglio in vista delle valutazioni che l'organo dovrà fare sulle offerte che sia Kkr sia la cordata Cdp-Macquarie stanno rivedendo al rialzo entro il 18 aprile.
PIETRO LABRIOLA TIM
Un ritocco che tuttavia si annuncia contenuto: mentre Vivendi valuta la rete 31 miliardi, […] Cdp starebbe considerando un rilancio nell'ordine dei 2 miliardi per portare l'offerta attorno ai 20. Così i francesi […] fanno sapere al cda che vanno valutate solo offerte adeguate rispetto al reale valore dell'asset e non in una logica del meno peggio. In ogni caso, secondo Vivendi, non deve essere il consiglio a decidere, ma un'assemblea straordinaria. Quella, insomma, che può deliberare con una maggioranza qualificata dei due terzi del capitale presente alla riunione.
dario scannapieco
Un modo per annunciare […] una bocciatura sicura se le proposte non saranno considerevolmente più generose di quelle attuali, visto che Vivendi con il suo 23,75% ha un diritto di veto certo a meno che, alla riunione, non si presenti più del 72% del capitale. Difficile, considerato che all'assemblea dello scorso anno si è presentato il 57,76%. Diverso sarebbe invece se servisse solo una assemblea ordinaria, con il voto appeso alla maggioranza semplice dei presenti.
[…] In ogni caso pare profilarsi lo scontro legale. Oggi scade il termine per integrare l'ordine del giorno per l'assemblea del 20 aprile e anche per questo la tensione è alta. La documentazione in vista dell'assise svela come nel 2022 l'ad Pietro Labriola abbia incassato emolumenti per 3,6 milioni di euro.
bollore de puyfontaine
[…] I francesi ricordano anche che, avendo un fruttuoso rapporto con il governo, sono fiduciosi di trovare a breve una soluzione […]. Da tempo sostengono l'ipotesi di un'Opa di uno o più fondi che, lasciando gli attuali grandi soci, levi Tim dalla Borsa ("take private") con una successiva scissione proporzionale.
Alla Camera il vicepremier leghista Matteo Salvini sembra schierarsi intanto per l'opzione Cdp: «Preferisco sempre e comunque un piano industriale a un mero piano finanziario che venga a incassare nel breve termine […]». Parole smorzate dal ministro dell'Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti: «Non è che decide lo Stato, decide l'assemblea degli azionisti di Tim». Il punto è: ordinaria o straordinaria?
PIETRO LABRIOLA GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI paul singer fondo elliott