DAGOREPORT
franco bernabe
I Duellanti di Tim cercano un mediatore, un ambasciatore, qualcuno – insomma – che conservi il dialogo fra il ministero dello Sviluppo economico e l’azienda; ed il fatto che Genish abbia fatto un’ottima impressione a Calenda non significa che potrà essere l’israeliano a tenere i contatti con il governo.
calenda incrocia le dita genish
Com’era facilmente prevedibile, appena capito l’andazzo Franco Bernabè si è subito candidato al ruolo di mediatore. E’ nel cda di Tim e non si può certo definire un “estraneo” nelle stanze del governo. Bollorè sostiene le ambizioni dell’ex ad di Eni e Telecom, ma Calenda non ne vuole sentir parlare. E non certo perché nutre future ambizioni politiche. Anche per ragioni personali, il ministro non si candiderà alle elezioni.
bollore1
Tim, però, somiglia semprepiù alle Solfatare di Pozzuoli: continuamente in ebollizione. Al punto che nei giorni scorsi è circolata l’idea di proporre ad Alessandro Pansa, capo del Dis (servizi segreti), l’acquisto di Telsy: l’azienda controllata da Tim che gestisce i telefoni criptati (in dote ai ministri che contano).
ALESSANDRO PANSA
Pansa, il cui mandato è in scadenza (e spera nella conferma), ha intercettato l’ipotesi di proposta ed ha fatto sapere che il Dis non è interessato all’acquisto dell’azienda. Anche perché nessun servizio segreto al mondo controlla direttamente una società.
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