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    BOLOGNA LA ROSSA – L’ANNUNCIO DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA: LA CITTÀ SARÀ ZONA ROSSA DA GIOVEDÌ FINO AL 21 MARZO. CHIUSI ANCHE NIDI, SCUOLE MATERNE E NEGOZI – I DATI SUI CONTAGI SONO PESSIMI DA GIORNI. GLI OSPEDALI SONO IN SOFFERENZA E LE SCUOLE NON SONO PIÙ CONSIDERATE SICURE: L’INCIDENZA È SUPERIORE AI 350 CASI OGNI 100MILA BAMBINI DAI SEI AI 18 ANNI


     
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    MEROLA, BOLOGNA SARÀ ZONA ROSSA DA GIOVEDÌ

    virginio merola virginio merola

     (ANSA) - BOLOGNA, 02 MAR - Bologna e la sua provincia saranno zona rossa da giovedì fino al 21 marzo. Lo ha annunciato il sindaco Virginio Merola, dopo la decisione unanime dei sindaci, condivisa dalla Regione che a breve firmerà l'ordinanza. Chiusi anche i nidi e le scuole d'infanzia, oltre alle attività commerciali non essenziali. (ANSA).

     

    BOLOGNA IN ZONA ROSSA DAL 4 AL 21 MARZO

    Francesco Rosano per www.corriere.it

     

    bologna bologna

    Il pressing del sindaco Virginio Merola ha sortito gli effetti sperati: troppi i contagi, troppi i rischi. Bologna e tutto il territorio metropolitano in zona rossa dal 4 marzo fino al 21: chiusi anche nidi e scuole materne e negozi (inclusi parrucchieri ed estetisti). Il capitolo parchi, invece, sarebbe ancora in bilico: si sta decidendo in queste ore se chiuderli o meno. È questo l’orientamento assunto dai sindaci del Bolognese dopo gli incontri di oggi e il confronto con la Regione Emilia-Romagna. L’ufficialità del provvedimento arriverà in giornata. La nuova zona rossa potrebbe estendersi anche alla provincia di Modena.

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    Dati pessimi

    D’altra parte i dati sono pessimi da giorni. Gli ospedali sono in sofferenza, con un aumento di ricoveri e le scuole non sono più considerate sicure. Oltre 6.000, infatti, i contagi in un solo mese e un’incidenza superiore ai 350 casi ogni 100.000 bambini dai sei ai 18 anni, mentre tra i piccoli fino ai cinque anni l’incidenza e’ vicina ai 250 casi.

     

    Sono questi i numeri che hanno spinto la Regione Emilia-Romagna a chiudere le scuole nell’area metropolitana di Bologna e in Romagna, restrizioni che potrebbero anche essere estese in virtu’ del continuo aumentare dei casi. Il quadro e’ stato dipinto a grandi linee oggi in commissione dall’assessore regionale alla Sanita’, Raffaele Donini.

     

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    Nel dettaglio, nel solo mese di febbraio dai nidi alle superiori sono stati in totale 6.080 tra bambini, ragazzi, insegnanti e personale gli emiliano-romagnoli ad aver contratto il covid. Un aumento quasi del 70% rispetto alle quattro settimane di gennaio, quando i casi erano stati 3.614, e che in 28 giorni equivale a quasi un terzo dei casi dalla riapertura delle scuole a settembre.

     

    Il sindaco: «Uscite solo se necessario»

    A tardo pomeriggio arriva anche la dichiarazione di Merola, il primo a spingere per il «rosso». «Oggi pomeriggio si è riunita la Conferenza dei sindaci della Città metropolitana. La decisione unanime dei sindaci, condivisa con la Regione, è stata quella di adottare domani un provvedimento per rendere l’area metropolitana zona rossa con decorrenza da giovedì 4 marzo a domenica 21 marzo - spiega -.

    virginio merola 1 virginio merola 1

     

    A livello nazionale la soglia critica è considerata a partire da 250 casi ogni 100 mila abitanti, soglia abbondantemente superata in tutti i nostri Comuni. I dati sull’ultima settimana di febbraio nel territorio dell’Ausl di Bologna (elaborati quindi successivamente alla decisione della zona arancione scura) è di 400 casi di media ogni 100mila abitanti, con 13 Comuni sopra i 500 casi e la media del Distretto Appennino di 584. La preoccupazione dei sindaci è molto alta ed è condivisa anche dai Primi Cittadini delle zone meno colpite del territorio, e per questo occorre intervenire con urgenza».

     

    E ancora: «Nel provvedimento della Regione saranno compresi anche i nidi e le scuole d’infanzia, oltre alle attività commerciali non essenziali - prosegue Merola -. Il tema dei comportamenti individuali è più che mai fondamentale. L’appello che facciamo è che le persone escano di casa solo per recarsi al lavoro, per necessità e per motivi di salute, e che siano rispettate le norme sanitarie individuali.

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    A nome dei Sindaci di tutta la Città metropolitana di Bologna chiedo al Governo di accelerare il piano di vaccinazione in tutti i modi possibili e di prevedere adeguate integrazioni economiche per le attività coinvolte dal provvedimento di zona rossa che adotterà la nostra Regione, così come i congedi parentali anche retroattivi per i genitori».

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