Francesco Bonami per “la Repubblica”
datuna
Si può proprio dire che il mondo dell' arte contemporanea stia scivolando ad altissima velocità nell' abisso per colpa di una buccia di banana. Buccia della oramai già famosa banana del solito Maurizio Cattelan, divorata da un suo collega, David Datuna, ad Art Basel Miami. Ieri, prima che la fiera terminasse, il frutto e il suo nastro adesivo sono stati rimossi per eccesso di visitatori e per evitare incidenti più gravi di un semplice morso. La banana di Cattelan sarebbe stata geniale se fosse rimasta nella dimensione dello scherzo.
cattelan
Ma, visto che dicono sia stata comprata per 120 mila dollari ben tre o quattro volte, e pure da due musei, quella che poteva essere una divertentissima provocazione è diventata una cosa tristemente seria. Ancora più triste è stata la reazione davanti alla performance di Datuna, che la banana se l' è pappata.
Anziché farsi una risata e dichiarare che la banana era lì sia per essere acquistata da qualche imbecille che mangiata da chi avesse appetito, la galleria che la presentava ha chiamato il servizio di sicurezza della fiera, facendo portar via il signor Datuna e poi piazzando tre guardie armate accanto all'"opera". La prima che Cattelan mostrava in una fiera da ben quindici anni. La prevedibile e a mio parere un po' ripetitiva genialità di Cattelan, nonostante l' eccezionale visibilità raggiunta, viene messa in crisi dalla totale mancanza di senso dell' umorismo del mondo dell' arte.
Il quale, se ha buoni motivi di prendersi sul serio, vista l' enorme quantità di denaro che si muove al suo interno, ha però perso il senso della realtà e il rapporto con il mondo.
datuna
In un momento storico non certo eccezionale per la storia dell' umanità, ci aspetteremmo dai grandi artisti qualche gesto un po' più consistente ed efficace del riscaldamento della solita minestra inventata da Duchamp più di un secolo fa con il famoso e ben più sconcertante - per i tempi - orinatoio. Non è allora neanche il caso di rimettersi a discutere se la banana sia o meno arte.
Cattelan ha creato lavori e provocazioni nel corso della sua eccezionale carriera che parlavano alla e della società in cui viviamo. Anche se facevano notizia come la banana, toccavano i nervi scoperti della realtà. Come solo i grandi artisti riescono a fare, Cattelan ci faceva ridere, piangere e riflettere al tempo stesso. La banana porta il titolo Comedian , comico. Cattelan nei suoi momenti migliori era esattamente un grandissimo comedian al livello di Chaplin o di Benigni.
La banana però si sarebbe invece dovuta intitolare Clown , pagliaccio. Infatti tutta la questione è una grande pagliacciata tenuta in piedi da una comunicazione che come in politica è diventata tossicodipendente dal chi la spara più grossa e più assurda. Il mondo dell' arte e tutta Miami è andata a nozze con lo scherzo del nostro artista. I social e i siti sono diventati bananocentrici.
maurizio cattelan
Vedi un apposito profilo su Instagram. Cattelan, dicono in molti, ha vinto di nuovo. Come dargli torto? Il problema, ma questo è un problema spesso di tutto il mondo dell' arte, è che Cattelan ha vinto una gara inventata da lui con regole inventate da lui e alla quale partecipa solo lui.
Se la banana l' avesse fatta un altro, non avrebbe avuto lo stesso successo. Ma se la banana l' avesse mangiata lui, Cattelan, l' azione avrebbe avuto effetti dirompenti e non reazioni quasi da regime poliziesco. Dal miglior Cattelan ci si aspetta un gesto, come quello di papparsi la propria opera d' arte, che metta a nudo le contraddizioni di un sistema che si è infilato nel paradossale vicolo cieco della visibilità ad ogni costo. 120 mila dollari per un certificato di stupidità sono parecchi.
francesco bonami
La banana nel 1967 l' aveva usata in modo ben più efficace il solito Andy Warhol per la copertina del primo album dei Velvet Underground&Nico. Sia Warhol che i Velvet Underground non provocavano semplicemente, cambiavano le regole della società e della cultura. Oggi si cambiano solo le regole del nostro ombelico. I razzisti tirano le banane negli stadi contro i neri e contro il razzismo tutti ad un certo punto facemmo il video mentre mangiavamo una banana. Cattelan avrà riflettuto su questa simbologia? Alberto Sordi nel film Polvere di Stelle del 1973 cantava Ma 'ndo vai se la banana non ce l' hai?
Forse il mondo dell' arte si è inventato la banana perché non sa bene più dove andare, avendo spostato tutta l' attenzione dai contenuti ai contenitori o nel caso di certi artisti agli "accontentatori". Miami è un grande contenitore glamour che deve essere riempito di notizie. Cattelan accontenta questo desiderio e bisogno a modo suo. In questo è un professionista. Miami durante Art Basel e' un inferno con diversi gironi d' innaugurazioni, feste e cene che mettono a dura prova la dignita' dell' individuo. Possiamo allora guardare la banana cattelaniana come un tentativo di alleggerire un atmosfera frenetica dentro a un tempio dell' arte in balia dei mercanti. Immaginiamo allora San Maurizio che caccia tutti fuori a colpi di buccia di banana. A parte pero' che finita la sfuriata non trasformi il tempio in una discoteca per una delle feste della sua rivista Toilet Paper.
Francesco Bonami wc cattelan