Paolo Griseri per "La Stampa"
carlo bonomi foto di bacco
Non si può dire che il suo sia un giudizio distaccato: «Draghi? Ha le qualità che da tempo auspicavo in un politico: una persona seria, competente, autorevole ed efficace». Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria, fatica a trattenere la soddisfazione per la svolta inattesa nella storia politica italiana.
Complimenti a Draghi come a tutti i presidenti incaricati. È la prassi no?
«Non direi. Ammiravo Draghi anche in tempi non sospetti».
mario draghi al quirinale
Quando è accaduto?
«Ad agosto, poco dopo la mia elezione, sono andato al meeting di Rimini ad ascoltarlo.
Pensavo che avrei trovato in sala buona parte dei rappresentanti del sistema politico ed economico italiano».
Non andò così?
«C' ero solo io».
CARLO BONOMI DALLA ANNUNZIATA LODA GUALTIERI
Insomma, un fan...
«Ho sempre considerato Mario Draghi un patrimonio del nostro Paese».
Dunque sosterrete il governo che sta nascendo in queste ore?
«Alla politica noi abbiamo sempre chiesto un metodo di lavoro. Abbiamo sperato di poterci confrontare con persone serie, autorevoli, competenti».
Finora però il vostro giudizio sui governi era stato negativo. Adesso sperate che l' aria cambi?
giuseppe conte carlo bonomi
«Il nostro giudizio sul governo Conte era negativo. Anche se avevo riconosciuto, ad esempio, il ruolo positivo della struttura tecnica e della competenza del Ministero dell' Economia».
Era stato criticato per quel giudizio.
«Di fronte al nuovo spettacolo di caos che stavano dando i partiti, domenica scorsa ho richiamato la necessità di difendere l' importanza del Mef. Ho personalizzato la questione con il nome del ministro perché i partiti avevano aggirato il Mef anche nell' impostazione del piano nazionale di ripresa e relisienza.
Sono rimasto sorpreso dalle reazioni a queste mie affermazioni. Sono state scambiate per un sostegno a parti della maggioranza che Confidustria e io per primo non abbiamo mai fatto».
Lei parla di caos. Che cosa l' ha colpita in questi giorni di crisi?
MARIO DRAGHI SI MISURA LA FEBBRE
«Ci siamo trovati di fronte a una situazione sconcertante. E proprio nel cuore di una crisi gravissima. Mi ritrovo perfettamente nelle parole del presidente della Repubblica. Stiamo vivendo tre emergenze contemporaneamente: quella sanitaria, quella sociale e quella economica. Il Quirinale ha dato tutto il tempo alla maggioranza per ritessere la sua tela. Ma i partiti hanno fallito. L' incarico a Draghi mi è sembrata una scelta saggia».
ANCHE I COMPAGNI TIFANO DRAGHI
Che cosa chiederà Confindustria al nuovo presidente del consiglio?
«Non miliardi ma confronto».
Proporrete l' abolizione di reddito di cittadinanza e di quota 100?
«Abbiamo sempre pensato fosse necessario combattere la povertà ma è sotto gli occhi di tutti che il reddito di cittadinanza come strumento per favorire la ricerca di un lavoro ha fallito».
Se non serve il reddito di cittadinanza, come si crea lavoro?
conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 1
«Abbiamo bisogno di una riforma radicale degli ammortizzatori sociali e di politiche attive del lavoro efficaci, non solo imperniate sui centri pubblici per l' impiego. Sono due riforme che vanno insieme. A luglio abbiamo presentato una nostra proposta al governo. Ma non se ne è mai fatto nulla».
Anche i sindacati chiedono una riforma su cassa integrazione e mobilità. Non potreste trovare un punto di incontro?
mario draghi a piazza affari
«Credo che il nuovo governo potrebbe convocarci per una trattativa a tre. Dobbiamo cambiare la filosofia: è difficile immaginare di mantenere il lavoro dove era e come era in un mondo che cambia. E contemporaneamente tutelare le persone, formandole perché abbiano la capacità di modificare la loro professionalità. Ma per ottenere il risultato bisogna modificare vecchie norme. Come quella che impedisce la formazione a chi si trova in cassa integrazione».
Anche quota cento a vostro parere va rivista?
«Abbiamo sempre avvertito che quota 100 avrebbe creato problemi di sostenibilità del debito pubblico e aggravato l' ingiustizia verso i più giovani. L' idea che pensionando in anticipo i più anziani si creassero nuovi posti di lavoro non è fattibile».
Perché le aziende non hanno sostituito i pensionati?
LICENZIAMENTI CORONAVIRUS 1
«Le imprese, in particolare il settore manifatturiero, hanno fatto la loro parte. Il rimbalzo del Pil nel terzo trimestre 2020 è dovuto proprio ai risultati dell' industria manifatturiera».
Oggi c' è il blocco dei licenziamenti. Ma quando quel blocco finirà? Quanti perderanno il posto di lavoro?
«All' inizio della pandemia eravamo in emergenza ed era naturale adottare un intervento emergenziale come il blocco, che peraltro non è stato adottato in nessun altro Paese occidentale. E nonostante il blocco dall' inizio della pandemia abbiamo comunque perso oltre 600 mila posti di lavoro. Nessuno vuole fare macelleria sociale. Dobbiamo invece graduare l' uscita dal blocco prolungando la cassa Covid per le aziende in gravi difficoltà ma togliendo i vincoli alle altre. Unendo nuovi ammortizzatori e nuove politiche entrambi volti all' occupabilità».
mario draghi.
Qual è stato il principale difetto del governo Conte, quello che vi ha fatto esprimere un giudizio negativo?
«Il documento per il Recovery era completamente da riscrivere. Non si capiva chi dovesse gestire i fondi. E non c' erano obiettivi precisi su riforme essenziali.
Senza ristrutturare a fondo la nostra pubblica amministrazione non riusciremo mai a spendere 200 miliardi di euro in 6 anni. In media ce ne mettiamo 15 a realizzare le opere di valore superiore ai 100 milioni. Dobbiamo riformare pubblica amministrazione, giustizia e lavoro».
LE DIMISSIONI DI GIUSEPPE CONTE - MEME
Tra i problemi strutturali del sistema economico italiano c' è l' evasione fiscale. Solo l' 1 per cento dei redditi supera ufficialmente i 100 mila euro l' anno. Troppi furbi?
«L' agenzia delle entrate stima la maggiore evasione su Iva e Irpef, non su Ires e Irap delle imprese e indica i settori e le parti d' Italia su cui intervenire. Non è l' industria manifatturiera che evade le tasse. Anzi.
CARLO BONOMI
Il lavoro sopporta gran parte del carico fiscale nazionale. la riforma fiscale utile è una revisione generale delle disparità di prelievo da reddito da lavoro o da capitale. Noi siamo favorevoli anche a rivedere deduzioni e detrazioni oggi esistenti. ma a patto che le risorse recuperate vadano a investimenti produttivi e non a maggior spesa corrente. Sono altre le categorie produttive che evadono».
Non tutti i partiti condividono il vostro giudizio positivo su un possibile governo Draghi. Come se ne esce?
meme sulla crisi di governo mattarella e conte
«I partiti devono valutare con attenzione quali sono i reali interessi del Paese. devono guardare all' unità del Paese come ha detto Draghi accettando l' incarico».
La nomina di Draghi muta il suo giudizio sulla politica italiana? O continua a pensare che sia peggio del Covid?
«Quel mio giudizio si riferiva ai danni economici di politiche sbagliate. I dati dicono che nel 2020 abbiamo perso Pil in una percentuale doppia della Germania. Con Draghi abbiamo ben altre aspettative».