Marco Giusti per Dagospia
IT FILM
Incassi del 23 ottobre 2017.
Boo! Anzi Boom! It trionfa con 6 milioni e mezzo di euro. Lo sapevamo tutti, dai, che l’horror di Andres Muschietti, tratto dal celebre romanzo di Stephen King col clown assassino che si mangia i ragazzini, avrebbe sbancato nelle sale cinematografiche italiane. Con un incasso enorme rispetto alla miseria dei tempi. Tiè, alla faccia degli incassi miserabili dei film italiani e non solo. Proprio a sfregio. Almeno la gente torna al cinema, si dirà.
IT FILM
In realtà torna per un evento generazionale già molto amato. Dietro It, però, c’è il disastro, soprattutto per il nostro cinema. Monster Academy, con il pubblico dei ragazzini il sabato e la domenica arriva al secondo posto con 736 mila euro. Lo seguono Blade Runner 2049, che si ferma a 642 mila euro, L’uomo di neve un po’ più giù, a 623 mila. Ma il vero successo della settimana, dopo quello di It, è il cartone animato artistico Loving Vincent, che in soli tre giorni è arrivato a 1 milione 205 mila euro.
IL FILM DI IT
Come se il cinema fosse una galleria d’arte. Non è andato bene La battaglia dei sessi con Emma Stone e Steve Carell, solo 322 mila euro ed è andato molto al di sotto delle aspettative anche il nostro Brutti e cattivi diretto da Cosimo Gomez con Claudio Santamaria, che arriva solo a 304 mila euro. Peccato, perché era un film innovativo che ci aveva illuso di una qualche possibilità anche di incasso. E invece il nostro pubblico lo ha proprio snobbato di brutto. Si profila così una delle stagione più tristi per il nostro cinema in assoluto, e dovremo aspettare i film di Natale per vedere qualche risultato interessante.
TYLER PERRY
In America, vince, esattamente come un anno fa, il demenziale comico all black Tyler Perry’s Boo2! A Madea Halloween, scritto, diretto e interpretato da Tyler Perry, stroncatissimo da tutta la critica compatta, che incassa però 21,6 milioni di dollari con un budget di 25 milioni. Da noi aspettiamo ancora Boo n.1. Secondo posto per il disaster movie ecologista Geostorm diretto da Dan Devlin con Gerard Butler, con 13,3 milioni di dollari, che arrivano a 62 con l’estero. Il piccolo horror Happy Death Day, alla sua seconda settimana, è terzo con con 9,3 milioni per un totale di 40. E il suo budget era ridicolo.
Quarto è Blade Runner 2049, con 7,1 per un totale di 74 milioni e un totale globale di 194. Finora è un flop epocale, vedremo questa settimana, con l’uscita cinese se riuscirà a sollevarsi. Quinto con 6 milioni di dollari di incasso Only the Brave, diretto da Joseph Kosinski con Josh Brolin, Miles Teller, Jeff Bridges, ottimo film su un gruppo di eroici pompieri.
gosling in blade runner 2049
Seguono The Foreigner con 5,4, l’action con Jackie Chan e Pierce Brosnan e It con 3,5. Solo all’ottavo posto alla sua prima settimana, con un incasso di 3,4 contro un budget di 35 milioni di dollari, L’uomo di neve – The Snowman con Michael Fassbender, che arriva a 22 globalmente, ma che si rivela un flop mostruoso anche in America. Anche se, a parte Boo 2!, sono andati malissimo tutti i nuovi film della settimana, da Geostorm a Only The Brave a The Snowman.
RYAN GOSLING E HARRISON FORD IN BLADE RUNNER
Non solo noi, quindi, siamo in crisi. Anche tra i film d’arte, quelli pronti per la corsa all’Oscar, che sono iniziati a uscire proprio questa settimana in poche sale, si segnalano incassi miserabili e al di sotto delle aspettative. The Killing of the Sacred Deer di Yorgos Lanthinos ha fatto 114 mila dollari in quattro sale, Wonderstruck di Todd Haynes, acclamatissimo a Cannes, solo 68 mila in quattro sale. The Battle of the Sexes, con 545 sale arriva solo a 590 mila dollari, Professor Marston and the Wonder Women 229 mila dollari con 959 sale. Un disastro.
Meglio si è mosso The Florida Project, uscito già due settimane fa, con 636 mila dollari per 112 sale con un totale di 1,3 milioni, che dovrebbe fare lo stesso percorso di Moonlight. Meglio ancora Victoria & Abdul con 2 milioni in mille sale e un totale di 14,8. Il bellissimo Wind River di Taylor Sheridan, già arrivato a 33 milioni, che ora ha solo 121 sale, vede compromessa la sua scalata agli Oscar in quanto film prodotto da Harvey Weinstein, l’Orco di Hollywood. Weinstein, che un tempo se l’accomannava parecchio, ora è visto come la peste e i suoi film faranno, si crede, una pessima fine. E’ la dura legge del menga…
HARVEY WEINSTEIN