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    BORGHI D’ITALIA - "LA COMMISSIONE SUL RAZZISMO VOLUTA DALLA SEGRE? IL RISCHIO E’ CHE PUO’ ESSERE UTILIZZATA PER FINI POLITICI: CHI DECIDE COS’E’ L’ODIO? NON È CHE SE LA PROPOSTA LA FA UNA DEPORTATA AD AUSCHWITZ È DIVERSO” – IL LEGHISTA A CIRCO MASSIMO: "EURO? MAI DETTO NELL'ANNO DI GOVERNO CHE ERA INTENZIONE USCIRE. SUGAR TAX C'ERA L'ANNO SCORSO, NOI LA FERMAMMO - LA LEGA NON PARTECIPA ALLA CATTIVERIA DELLA RETE. SALVINI USA TONI FORTI? PERCHÉ HA IDEE FORTI"


     
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    da Circo Massimo - Radio Capital

     

    claudio borghi claudio borghi

    Il Senato ha detto sì alla commissione sul razzismo voluta da Liliana Segre. Ma nell'aula di Palazzo Madama ci sono stati 98 astenuti, tutti del centrodestra. "Non so cosa c'è scritto nella mozione. Da quello che leggo, bisogna stare attenti agli 'e'. Uno dice: c'è una mozione contro l'antisemitismo, e fin qui siamo tutti d'accordo, ma ci sono degli 'e'. Sono perplesso quando si parla di linguaggio d'odio.

     

     

    Cos'è il linguaggio d'odio? È linguaggio d'odio anche quello contro Salvini?", si chiede Claudio Borghi, presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera, in un'intervista a Circo Massimo, su Radio Capital, "Su razzismo e antisemitismo siamo tutti d'accordo, ma non vorrei che aggiungendo gli 'e' si crei alla censura. Probabilmente questo è stato uno dei motivi dell'astensione. È il solito discorso: si prende qualcosa su cui siamo tutti d'accordo e poi in cauda venenum, si mettono dentro delle cose che servono a limitare la libertà di espressione oppure si utilizza una cosa come strumento di lotta politica".

     

    roberto gualtieri claudio borghi roberto gualtieri claudio borghi

    La commissione, gli fa notare Massimo Giannini, potrebbe a questo punto essere utile anche a Salvini, se oggetto dell'odio della rete: "Il problema è che è una commissione politica. Non stiamo facendo una legge che presuppone nuovi reati. Quindi: chi decide cos'è l'odio? Vedrete che chi la commissione la fa medita di utilizzarla per fini politici, altrimenti si sarebbe parlato di una fattispecie di legge", ribatte Borghi. Quando gli si ricorda che è una proposta di Liliana Segre, il deputato leghista risponde: "Una proposta di Liliana Segre deportata ad Auschwitz non è differente da quella di un'altra persona: la proposta è quello che c'è scritto. E io ho dei dubbi.

    liliana segre liliana segre

     

    Quelle sono cose in cui uno cerca di limitare le libertà di espressione. Le leggi ci sono. Io sono una persona tranquillissima, ma se mi appioppano cose non fatte querelo. È una cosa che mi dà fastidio fare perché si ingolfa la giustizia, ma per la tutela del buon nome querelo. In questi giorni stanno arrivando diversi pronunciamenti in mio favore. Se uno odia viene punito. La rete è un ambiente cattivo". E la Lega partecipa attivamente a questa cattiveria? "Non credo proprio. Salvini usa toni forti? Perché ha idee forti", chiude Borghi.

     

    A proposito della legge di bilancio, al centro degli ultimi vertici di maggioranza, il deputato leghista attacca: "Quando abbiamo fatto noi la finanziaria, oltre a disattivare le clausole di salvaguardia abbiamo fatto alcune detassazioni importanti, ad esempio sulle partite IVA. Volendo si potrebbe fare una cosa differente ma questo governo, che doveva essere quello a cui tutto era concesso perché sostenuto dall'UE, non porta a casa niente. E decide di utilizzare il solito armamentario di tasse perché in tanti, anche nei 5 stelle, pensano che la gestione del potere sia regolare i conti con determinate categorie che non stanno simpatiche. Tante tasse, come la sugar tax, c'erano anche l'anno scorso, ma noi le abbiamo stoppate".

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    E sull'euro precisa: "Salvini non ha mai detto che l'euro è irreversibile. Se fosse irreversibile, cadrebbe tutta la narrazione di Draghi che ha salvato l'euro. E, pur avendo detto che il problema c'è, io non ho mai detto che era nostra intenzione uscire dall'euro durante l'anno di governo". E se invece la Lega dovesse andare al governo? "Noi per primi abbiamo denunciato i problemi relativi alla moneta unica, e se ci sarà un'iniziativa condivisa europea per cambiare le regole dell'Europa, compresa la moneta, noi ci saremo, ma è oggettivamente velleitario per l'Italia pensare di poter fare l'Italexit da sola".

    claudio borghi 2 claudio borghi 2 CLAUDIO BORGHI CON UN FACSIMILE DI UN MINI BOT CLAUDIO BORGHI CON UN FACSIMILE DI UN MINI BOT GIANCARLO GIORGETTI E CLAUDIO BORGHI GIANCARLO GIORGETTI E CLAUDIO BORGHI GIANCARLO GIORGETTI E CLAUDIO BORGHI GIANCARLO GIORGETTI E CLAUDIO BORGHI liliana segre liliana segre GIANCARLO GIORGETTI E CLAUDIO BORGHI GIANCARLO GIORGETTI E CLAUDIO BORGHI

     

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