boris johnson evgeny lebedev
Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"
Una «prima salva» di sanzioni: così Boris Johnson ha definito i provvedimenti lanciati contro banche e individui russi legati a Vladimir Putin, riservandosi azioni più dure in caso di ulteriore escalation delle operazioni militari in Ucraina. Ma la strategia del governo britannico è stata criticata da più parti a Londra come troppo timida rispetto alla gravità della situazione.
gennady n. timchenko e vladimir putin
«La prima ondata di sanzioni colpirà oligarchi e banche vicini al Cremlino - ha spiegato la ministra degli Esteri, Liz Truss -. È un chiaro messaggio che il Regno Unito userà la sua forza economica per infliggere dolore alla Russia e degradare i suoi interessi strategici. E siamo pronti ad andare molto oltre se la Russia non indietreggia dal precipizio».
liz truss
Nello specifico, il governo Johnson ha congelato i beni e imposto un divieto d'ingresso a tre oligarchi: Gennady Timchenko, il sesto uomo più ricco di Russia, nonché Boris e Igor Rotenberg, due sodali di lunga data di Putin. Timchenko ha una fortuna stimata in 18 miliardi di euro ed è un magnate dell'energia, dei trasporti e delle infrastrutture: possiede anche uno yacht di oltre 40 metri chiamato Lena, dal nome di sua moglie.
alexander lebedev boris johnson
Boris Rotenberg, attivo nel settore dell'energia, ha un patrimonio di circa un miliardo ma è soprattutto l'ex allenatore di judo di Putin; suo nipote Igor, anche lui miliardario, svolge un ruolo importante nel campo dei trasporti.
Londra ha anche congelato gli averi di cinque banche che sostengono direttamente la presenza di Mosca in Ucraina: Banca Rossiya, che è particolarmente vicina al Cremlino, la Banca del Mar Nero per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca IS e Genbank. Anche gli averi di Promsvyazbank, pilastro del settore della Difesa russo, sono stati bloccati. Tuttavia queste azioni sono state giudicate da molti come troppo limitate: Boris è apparso una «colomba» in un Parlamento di «falchi», è stato commentato.
boris rotenberg
Il presidente della commissione Esteri di Westminster, un conservatore, ha sostenuto che bisognava andare «molto oltre e molto più veloci»; e pure il leader laburista Keir Starmer si è mostrato insoddisfatto, affermando che da parte di Putin «un limite è stato già infranto».
Il problema è che Londra è sommersa dai capitali russi, che alimentano il mercato finanziario e immobiliare: e al servizio degli oligarchi e dei loro interessi opera nella City un esercito di avvocati, contabili e consulenti di pubbliche relazioni. Denaro di origine russa è arrivato a finanziare lo stesso partito conservatore: colpire questo groviglio denominato «Londongrad» non sarà facile né indolore.
ARTICOLI CORRELATI
IL BRINDISI DI JOHNSON A CASA DELL'OLIGARCA RUSSO LEBEDEV SCATENA POLEMICHE E SOSPETTI
GLI AFFARI DEGLI AMICI DI PUTIN IN ITALIA - L'EX COLONNELLO DEL KGB A LONDRA, ALEXANDER LEBEDEV...
CHE CI FACEVA BORIS JOHNSON A PERUGIA? - IL MISTERO DEL SOGGIORNO DEL PREMIER BRITANNICO IN ITALIA
'THE GUARDIAN' RIVELA: NELL'APRILE DEL 2018 BORIS JOHNSON VENNE IN ITALIA SENZA SCORTA PER...
RUSSIAGATE ALL'INGLESE, IL RAPPORTO DEI SERVIZI E L'INCONTRO A PERUGIA TRA JOHNSON E LEBEDEV
evghenj lebedev con boris johnson boris johnson con evgemy lebedev e la sorella rachel johnson BORIS JOHNSON E ALEKSANDR LEBEDEV evghenj lebedev gennady timchenko castello di santa eurasia di lebedev in umbria