Da corriere.it
boris johnson zelensky
Il primo ministro britannico Boris Johnson è arrivato a sorpresa a Kiev, dove sta incontrando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A comunicarlo è la presidenza ucraina. Johnson è stato, fino ad ora, uno dei più decisi sostenitori della causa ucraina.
La nuova apertura di Zelensky
L'Ucraina è «sempre pronta» al dialogo con la Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le sue sono parole tutt'altro che scontate: arrivano dopo giorni nei quali l'Ucraina ha scoperto l'orrore dei massacri di Bucha e — ora — di Makariv, e dopo le vittime civili dei missili alla stazione di Kramatorsk, episodi che rendono politicamente complicata la ricerca di un'intesa con la Russia.
STRAGE STAZIONE KRAMATORSK
Le torture e gli stupri a Makariv
Continuano ad emergere notizie raggelanti da Makariv, una delle città da cui i russi si sono ritirati. Il bilancio dei corpi ritrovati, e sui quali ci sarebbero segni di torture, è salito a 133 morti, secondo il sindaco Vadano Tokar all'Ansa. «Ci sono state diverse torture, con cadaveri rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata. Abbiamo trovato i corpi», ha detto.
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«I russi torturano membri della stampa»
I russi «stanno uccidendo e torturando membri della stampa». Lo denuncia la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram, aggiungendo che ci sono nuove informazioni sulle circostanze della morte del regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol. «È stato fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli hanno sparato. Gli occupanti hanno gettato il corpo del regista nella strada. La moglie, rischiando la propria vita, ha portato il suo corpo fuori dalla città bloccata e portato in Lituania. La vera causa della morte del regista non è stata annunciata prima che lei si fosse messa in sicurezza».
Sale il bilancio dei massacri a Bucha: 360 uccisi, 10 bimbi
Si aggrava il bilancio delle vittime civili di Bucha. «Secondo le autorità cittadine, risultano al momento 360 civili uccisi, compresi almeno 10 bambini». Lo scrive su Telegram la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova. L’ultimo bilancio, giovedì, era di 320 persone uccise. A Bucha, dove - raccontano i sopravvissuti - i russi avevano creato una camera delle torture, «c’era il quartier generale di Kadyrov», il leader ceceno. Scrive Denisova che i russi hanno sparato in faccia alle persone, bruciato i loro occhi, tagliato parti del corpo e torturato a morte adulti e bambini.
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