Boris Johnson
Ue chiederà a Gb rispetto per i suoi cittadini
(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG - "Il Consiglio Europeo chiede al Regno Unito di rispettare il principio di non discriminazione tra Stati membri e i diritti dei cittadini Ue". Questa la sollecitazione che i leader europei si apprestano a rivolgere a Londra secondo quanto si legge nella bozza di conclusioni che sarà sul tavolo del vertice Ue in programma lunedì e martedì prossimi a Bruxelles.
L'intervento dell'Ue fa seguito alla polemica nata dopo la pubblicazione di un'inchiesta giornalistica di Politico.Eu che aveva rivelato come diversi ragazzi e ragazze provenienti da Paesi quali Italia, Spagna, Grecia, Bulgaria e altri fossero stati non solo fermati ai posti di frontiera degli aeroporti di Londra di recente, dopo aver dichiarato di voler entrare nel Regno per cercare di lavorare.
turisti ubriachi a maiorca
Ma si fossero ritrovati in diversi casi a trascorrere una notte o più dietro le recinzioni di luoghi come il centro di raccolta di Colnbrook: sorta di prigione non lontana dallo scalo di Heathrow destinata di norma a tenere sotto sorveglianza i richiedenti asilo in attesa di risposta e nella quale si viene privati di smartphone ed effetti personali. Un'esperienza descritta come "uno shock" umiliante da alcuni protagonisti, tra cui la giovane pugliese Marta Lomartire, intervistata nei giorni scorsi da Repubblica dopo aver tentato di raggiungere un cugino medico residente da anni sull'isola con in mano un invito del familiare a svolgere mansioni da ragazza alla pari, non ritenuto alla stregua di un documento lavorativo valido dagli addetti alla dogana.
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Alcuni giorni fa il governo di Boris Johnson aveva annunciato una parziale marcia indietro sul trattamento riservato ai cittadini Ue fermati all'arrivo nel Regno Unito poiché sprovvisti del visto di lavoro divenuto obbligatorio in base alla stretta sull'immigrazione del dopo Brexit. Ma evidentemente Bruxelles ha ritenuto necessario intervenire ugualmente su Londra per assicurarsi che questa pratica abbia fine . (ANSA).
turisti ubriachi
Le nuove norme sui viaggi dal Regno Unito, nel quadro della road map verso l'uscita dalle restrizioni dall'emergenza Covid, non modificano la raccomandazione di non viaggiare nei 170 Paesi e territori inseriti nelle cosiddetta lista arancione - fra cui l'Italia e tutta l'Ue tranne il Portogallo - se non in «circostanze eccezionali», come visitare familiari gravemente ammalati, e comunque per ora non per turismo. Lo ha detto il premier Boris Johnson ai Comuni respingendo l'accusa del leader dell'opposizione Starmer di aver alleggerito troppo le regole malgrado i timori sulla variante indiana e su «altre varianti future».
Boris Johnson
Il governo britannico di Boris Johnson formalizza oggi le linee guida dell'annunciato rilassamento delle restrizioni sui viaggi nell'ambito della road map verso l'uscita dal lockdown, ma non senza dare un colpo di freno per i timori legati alla "variante indiana": ultima mutazione del coronavirus, a maggior rischio di trasmissibilità anche se apparentemente non più resistente del ceppo originario ai vaccini, importata nel Regno Unito ed estesasi nelle ultime settimane a diverse zone dell'Inghilterra. L'indicazione aggiornata, che il ministro della Sanità, Matt Hancock, illustrerà nel pomeriggio in un nuovo briefing da Downing Street, appare quella di continuare a evitare per ora gli spostamenti per turismo (e le prenotazioni estive) in tutti i numerosi Paesi della cosiddetta "lista arancione", fra cui vi è l'Italia. (ANSA).
vacanze
Il DailyMail fa sapere che 5 milioni di britannici hanno già prenotato una vacanza in Europa tra luglio e agosto. Le compagnie aree hanno abbassato ulteriormente i prezzi: a maggio volare in uno dei paesi della lista arancione (che comprende i 27 paesi europei tranne il Portogallo) con Ryanair costa 5 dollari, a giugno con EasyJet tra le 25 e le 30 sterline. Tui, la più grande agenzia di viaggi del Regno Unito, ha confermato che i clienti stanno prenotando numerosi soggiorni in paesi elencati nella lista arancione. Soprattutto a Malaga, Ibiza, Canarie o sulle isole greche.