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    BORIS SGANCIA I DRONI PER CATTURARE I LADRI DI CANI – NEL 2020, NEL REGNO UNITO SONO STATI RAPITI 2.355 CANI E SOLO UN CASO SU 50 SI CONCLUDE CON UN’INCRIMINAZIONE - LA SITUAZIONE È STATA AGGRAVATA DAL LOCKDOWN CON UN AUMENTO DELLE RICHIESTE DI ANIMALI DA COMPAGNIA CHE HA PORTATO ALLA CRESCITA VERTIGINOSA DEI PREZZI E DI CONSEGUENZA, ANCHE DEI FURTI - PER COMBATTERE QUESTI REATI IL GOVERNO HA ANNUNCIATO L'AUMENTO DI 20MILA POLIZIOTTI NELLE STRADE E 1.700 PILOTI DI DRONI AMATORIALI…


     
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    Chiara Bruschi per "il Messaggero"

     

    LADRI DI CANI LADRI DI CANI

    Perdere il proprio animale da compagnia è un duro colpo in qualsiasi momento ma durante il lockdown, a causa della solitudine che per mesi ha messo a repentaglio la salute mentale di molti, lo è molto di più. A maggior ragione se la separazione avviene a causa di un furto. 2,355 sono stati i cani rubati nel 2020 nel Regno Unito, un aumento del 7% rispetto al 2019 e negli ultimi tre mesi ben 508 amici a quattro zampe sono stati sottratti ai loro padroni. Stando ai numeri resi pubblici nelle scorse ore da Kennel Club, il club cinofilo più antico al mondo, solo un caso su 50 si conclude con un colpevole.

     

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    L'INIZIATIVA

    Per fronteggiare il fenomeno il Governo Johnson ha creato una task force dedicata a investigare su questi reati, puniti dalla legge con un massimo di sette anni di carcere. Un deterrente che secondo Bill Lambert del Kennel Club funziona poco.

     

    L'esperto ha chiesto una maggiore «serietà» nel perseguire queste denunce che, lamenta, spesso vengono paragonate dalle forze dell'ordine a furti di beni come un cellulare o un computer, quando invece la sottrazione di un cane ha conseguenze devastanti per l'animale e il suo padrone: «Ci lascia a bocca aperta ha detto al Times - vedere che il 98% dei casi non si conclude con un'incriminazione e che nella maggioranza dei casi non c'è nemmeno un sospetto identificato».

     

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    La situazione è peggiorata durante la pandemia, con un aumento delle richieste di animali da compagnia che ha portato alla crescita vertiginosa dei prezzi e, purtroppo, anche dei furti. Secondo l'associazione di beneficenza DogsTrust il costo di alcune razze è salito addirittura dell'89%, mentre le ricerche su Google di frasi simili a comprare un cane sono aumentate del 166% tra marzo e agosto dello scorso anno.

     

    «Gli animali da compagnia sono parte della famiglia - ha detto il ministro dell'ambiente George Eustice e i proprietari non dovrebbero vivere nella paura. Per questo abbiamo istituito una task force che ci aiuti a capire meglio il fenomeno e bloccare i criminali coinvolti». Sull'argomento si è espressa anche la ministra dell'Interno Priti Patel che ha definito «deplorevole» l'atteggiamento di chi trae profitto da questo crimine così «crudele».

     

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    LE FORZE IN CAMPO

    Per combattere questi reati la ministra ha annunciato l'aumento di 20mila poliziotti nelle strade. Non solo. Con lei si sono schierati anche 1.700 piloti di droni amatoriali, che hanno già ottenuto importanti successi nel ritrovamento di cani scomparsi. Le forze dell'ordine hanno già dato consigli ai proprietari: evitare di lasciare il proprio animale incustodito in un luogo pubblico, modificare il percorso che si segue durante le passeggiate col proprio cane, controllare sempre i lucchetti alle porte e ai cancelli dei propri giardini.

     

    DRONI PER FERMARE LADRI DI CANI DRONI PER FERMARE LADRI DI CANI

    Anche pubblicare le foto dei propri animali sui social può attirare l'attenzione di esperti malintenzionati e per questo gli esperti hanno consigliato di postare togliendo informazioni inerenti al luogo dello scatto. Non da ultimo, poiché il furto dei cani alimenta il mercato clandestino, la polizia ha sottolineato l'importanza di accertarsi della provenienza legale dell'animale nel momento dell'acquisto. Non sempre però dietro la sparizione del proprio amico a quattro zampe c'è un'organizzazione criminale.

     

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    CONTROLLI DAL CIELO

    E Graham Burton, 66 anni, fotografo in pensione e pilota di droni di Pontypridd vicino a Cardiff, lo sa bene. Con la sua associazione di volontari Drone SAR for Lost Dogs ha ricongiunto ben 2mila cani ai loro padroni. La sua squadra è formata da 1700 esperti numero in continua crescita - pronti a entrare in azione non appena viene segnalata una sparizione.

     

    L'idea, ha raccontato al quotidiano britannico, gli è venuta quando una signora anziana che aveva perso il suo Labrador si è rivolta a un pilota di drone per ritrovarlo, al costo salatissimo di 600 sterline al giorno (circa 700 euro). Indignato per la cifra si è messo alla ricerca del cane con altri due amici e i loro droni e insieme hanno ritrovato l'animale, gratuitamente. Il drone si è rivelato subito uno strumento ideale poiché la prospettiva dall'alto permette di avere un colpo d'occhio su un'area molto vasta in tempi rapidi.

     

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    A volte, ha spiegato Burton al quotidiano britannico, basta qualche minuto per concludere la ricerca ma in altre occasioni servono giorni interi. Una fatica ripagata nel momento del ritrovamento. È «incredibile», ha raccontato, l'emozione che si prova nel vedere l'abbraccio tra un animale che si era smarrito e il suo padrone.

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