Paolo Paronetto per www.ilsole24ore.com
coronavirus mercati 3
Venerdì nero per le Borse europee, che hanno finito poco sopra i minimi di seduta, schiacciate da un lato dalla paura per il coronavirus e dall'altra dal crollo del petrolio a causa del fallimento del vertice Opec+ sul taglio alla produzione (il Wti ad aprile cede l’8,5% a 41,98 dollari, e il Brent a maggio cala dell’8,84% a 45,57 dollari).
Milano ha così chiuso a -3,5%, i minimi da metà agosto, Parigi -4,05%, Francoforte -3,38%, Londra -3,48% e Madrid -3,44%. Più nel dettaglio, i timori per la diffusione del coronavirus non accenna a smorzarsi, anzi i mercati non sembrano convinti delle misure messe in campo dai principali istituti mondiali per contrastarne l'impatto sull'economia. Gli investitori tendono ad alleggerire le posizioni sull'azionario per rifugiarsi su asset più sicuri: il flight-to-quality premia l’oro, che è arrivato a guadagnare l'1% e registra la settimana migliore dal 2008, e il Bund, il cui rendimento sulla scadenza decennale ha fatto segnare il nuovo minimo storico a -0,74%. Lo spread BTp-Bund, che era arrivato a 192 punti, ha chiuso a 180, contro i 175 di ieri (prima che si verificassero i primi i casi di coronavirus in Italia era in area 130).
prezzo petrolio vertice opec
Anche Wall Street vive un'altra giornata difficile , dopo la chiusura in forte ribasso di ieri. Gli indici sono in netto calo, preannunciando un'apertura in ribasso di circa 700 punti, con gli investitori che ignorano il dato migliore delle stime sull'occupazione (+273.000 posti di lavoro in febbraio e disoccupazione in calo al 3,5%). Nel frattempo, i timori per la diffusione del coronavirus stanno spingendo gli investitori verso asset sicuri e, per questo, il titolo di Stato a dieci anni ha toccato oggi nuovi minimi, scendendo sotto un rendimento dello 0,7%.
paziente sospetto a daegu, corea del sud
Fallisce vertice Opec, a rischio cooperazione con la Russia
Il vertice Opec è terminato come atteso in un nulla di fatto. Secondo quanto indicato dai delegati presenti al vertice di Vienna al termine della riunione, gli attuali tagli alla produzione giungeranno a scadenza alla fine di marzo e non verranno estesi e ampliati a 1,5 milioni di barili come da proposta Opec fino a fine anno. Secondo alcuni delegati, il fallimento di questo vertice potrebbe segnare la fine della cooperazione con la Russia, nata nel 2016 quando è stata coniata la formula Opec+. Secondo il resoconto dei delegati al termine della riunione, il ministro saudita dell'energia avrebbe detto che "questo giorno sarà rimpianto".
conferenza stampa di donald trump sul coronavirus
A Piazza Affari Atlantia e Prysmian tra le peggiori
A Milano pochi titoli hanno resistito alle vendite: Poste Italiane (+3,29%) è stata la migliore, dopo avere alzato le stime 2020 nonostante il coronavirus, e Finecobank (+1,15%), continua a beneficiare del +35% della raccolta di febbraio. Bene anche Nexi (+0,91%), che ha confermato i risultati preliminari 2019, e Amplifon (+0,93%). In coda Prysmian (-6,71%), dopo i conti e la guidance 2020 giudicata prudente.
coronavirus mercati 2
A Piazza Affari i ribassi sono stati generalizzati e non si salvano titoli difensivi come le utility (Terna-5,79%, Snam -5,23%, Italgas-4%, Hera -5,03% e A2a -4,19%). In coda al listino, oltre a Prysmian, anche i petroliferi, penalizzati dal brusco ribasso del petrolio (Eni -6,69%, Saipem -6,01%). Tra le peggiori Atlantia (-5,37%), ai minimi in sei anni sulle indiscrezioni di un possibile stop alle trattative con F2i per il riassetto della controllata Autostrade per l'Italia. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, nella serata di martedì il presidente di Edizione, holding della famiglia Benetton, aveva fatto sapere ai vari advisor che la trattativa con il fondo infrastrutturale era interrotta.
Poste batte le stime e alza i target
donald trump
Tornando ai titoli del Ftse Mib, Poste Italiane ha annunciato di aver chiuso il 2019 con ricavi in crescita dell'1,6% a 11,03 miliardi. L'ebit è salito del 18,4% a 1,77 miliardi. Il gruppo ha sottolineato di aver superato «per il secondo anno consecutivo gli obiettivi previsti e realizzato un utile doppio rispetto al 2016». Nel confronto con il 2018, invece, l'utile è in calo del 4% a 1,342 miliardi, mentre il risultato normalizzato sale del 7,3% a 1,258 miliardi. Per quanto riguarda poi il 2020, Poste «ha aggiornato» in rialzo «i target in funzione della continua crescita della redditività sottostante, tenendo conto della visibilità, ad oggi, sugli sviluppi della situazione del Covid-19». «Grazie alla trasformazione industriale, portata avanti negli ultimi anni - ha sottolineato l'a.d. Matteo Del Fante - Poste Italiane è un'azienda solida e, grazie a un modello di business diversificato, ben posizionata per affrontare scenari di stress, come la situazione generata dalla diffusione del Covid-19». I risultati 2019 di Poste sono «migliori delle attese grazie al contributo della divisione Mail, Parcels & Distribution ed Insurance Services», sottolineano gli analisti di Equita, precisando che il nuovo target di utile 2020, alzato del 18%, è ora del 6% al di sopra delle stime.
Prymian maglia nera. Analisti: guidance 2020 debole
coronavirus gli effetti sul mercato delle auto
All'altro estremo del Ftse Mib, Prysmian ha reso noto di aver chiuso il 2019 con un utile netto di 296 milioni dai 58 milioni del 2018 (che includevano però General Cable solo da giugno). Quanto al 2020, la società ha avvertito che «lo scenario presenta almeno nel breve termine elementi di incertezza, che inducono a prevedere per l'intero esercizio un ebitda rettificato nel range di 950 milioni-1,02 miliardi e un cash flow di 330 milioni +/- 10%». In conference call con gli analisti , il ceo Valerio Battista ha poi ammesso che «per quanto riguarda la guidance 2020, probabilmente non saremo nella parte alta», precisando tuttavia che «dipenderà anche molto da come evolve la situazione relativa al coronavirus». I risultati 2019, notano gli analisti di Equita, sono «leggermente sotto»le previsioni «a livello operativo», anche se il free cash flow è migliore del previsto. La guidance 2020, d'altra parte, è «più cauta».
Atlantia sconta le incertezze su Autostrade
turisti asiatici con la mascherina all'aeroporto schiphol in olanda
Tra i titoli peggiori del Ftse Mib c'è anche Atlantia, scivolata ai minimi da sei anni. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, nella serata di martedì il presidente di Edizione, holding della famiglia Benetton, aveva fatto sapere ai vari advisor che la trattativa con il fondo F2i per Autostrade per l'Italia era interrotta: il piano allo studio era il conferimento dell'intera partecipazione di Atlantia in Aspi (pari all'88%) in F2i in cambio di altri asset. Ad aggiungere incertezze al quadro c'è anche il posticipo del via libera ai conti da parte della stessa Aspi, che evidentemente si trova a ragionare su un quadro troppo complesso, al momento, per esaminare nella sua completezza il bilancio 2019 e le prospettive per il 2020. Per questo ieri il board di Aspi ha spostato di un mese circa, al 27 aprile, la riunione per l'ok ai conti 2019 e l'assemblea al 29 maggio. Lo stesso, presumibilmente, farà la controllante Atlantia.
turiste con la mascherina a milano
Fuori dal Ftse Mib a picco Centrale del Latte, bene la Roma
uomo con la mascherina al carnevale di nizza
Nel resto del listino vanno a picco Caleido Group, Titanmet ed Eems, mentre guadagnano terreno l'As Roma, nel giorno in cui è attesa la firma del contratto preliminare per la cessione del club a Dan Friedkin, la Societa' Editoriale Il Fatto e Ilpra. Male anche Centrale Del Latte D'italia all'indomani dei conti 2019, chiusi con una perdita di 6,5 milioni, e soprattutto dopo la proposta del board di un aumento di capitale fino a 30 milioni in 5 anni per «rafforzare il patrimonio aziendale» e «proseguire nella crescita».
In Europa cali generalizzati in tutti i settori
persone vestite come i medici della peste a venezia
Giornata da dimenticare per i listini europei, con tutti i principali settori in marcato ribasso. Tra i peggiori quello energetico (-5,51% l'Euro Stoxx 600 di riferimento), le utility (-4,27%, i servizi finanziari (-4,38%) e l'industria (-3,97%), mentre hanno in certa misura limitato le perdite le auto (-1,95%) e le telecomunicazioni (-2,37%). Per quanto riguarda i titoli, a Parigi si sono salvate Renault (+1,01%) e Valeo (+0,3%), mentre Airbus e Societe Generale sono state le peggiori con cali rispettivamente del 7,63% e 6,08%. A Francoforte, Rwe (-6,38%), Infineon (-5,45%) e Deutsche Boerse (-4,24%) sono state tra le peggiori, mentre a Londra Anglo American ha perso l'8,7%.
coronavirus tenerife
Spread con Bund cala da picco e chiude a 180 punti
Lo spread tra BTp e Bund chiude la seduta riavvicinandosi ai valori della vigilia dopo il picco di questa mattina in avvio. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin T0005383309) e il pari durata tedesco, indicato in apertura a 192 punti base, chiude a 180 punti rispetto ai 175 punti registrati ieri a fine giornata. Torna vicino ai valori registrati ieri anche il rendimento del BTp decennale, schizzato in apertura all'1,22%, che termina ora all'1,08% dall'1,07% del riferimento della vigilia.
Euro in rialzo, petrolio in netto calo
coronavirus e mercati coronavirus cina
Sul mercato valutario, l’euro si rafforza a 1,1322 dollari (1,1238 in avvio e 1,118 ieri), mentre contro yen vale 119,091 (118,89 in apertura e 119,37 ieri). Il dollaro/yen è a 105,15. L'effetto coronavirus e il mancato accordo sui tagli Opec zavorrano anche il prezzo del petrolio: il Wti ad aprile cede l’8,5% a 41,98 dollari, e il Brent a maggio cala dell’8,84% a 45,57 dollari.
milano bloccata emergenza coronavirus 1
In Usa bene l'occupazione, deficit commerciale in calo
A febbraio, le aziende statunitensi hanno continuato ad assumere, a un tasso superiore del previsto; la disoccupazione è scesa ai minimi degli ultimi 50 anni, come atteso dagli esperti. Negli Stati Uniti il mese scorso sono stati creati 273.000 posti di lavoro, mentre gli analisti ne attendevano 175.000. La disoccupazione è scesa dal 3,6% al 3,5%.
milano bloccata emergenza coronavirus 15
In calo il deficit commerciale, che a gennaio è sceso del 6,7% a 45,3 miliardi di euro.
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