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    BOSCHI IN FIAMME - IL MINISTRO COL PAPA’ INDAGATO PER BANCAROTTA FISCHIATA ALLA SAPIENZA, AL SENATO PRONTA LA SFIDUCIA DEL M5S - EMILIANO: MARIA ELENA DEVE DECIDERE SE È NELLE CONDIZIONI DI ANDARE AVANTI OPPURE NO - RENZI ANNULLA LA DIREZIONE DEL PARTITO: RESA DEI CONTI RINVIATA.


     
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    Wanda Marra per il “Fatto Quotidiano”

     

    STRISCIONE VS BOSCHI LA SAPIENZA STRISCIONE VS BOSCHI LA SAPIENZA

    Il cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell' incidente in Spagna". La giornata di Matteo Renzi comincia così, con un tweet di mattina presto. Un cambio di registro netto rispetto a quel "faremo i conti con la minoranza in direzione", che aveva segnato la giornata di ieri. Evidentemente il premier stava già pensando di partire per Barcellona.
     

    Nel frattempo, il presidente della Puglia, Michele Emiliano, lo attacca sulle trivelle a Omnibus: "Come si fa a dire che chi lo ha chiesto, ha chiesto un referendum inutile, e che ha sulle spalle la responsabilità delle spese? Sono bugie clamorose. Oggi devo andare in direzione a spiegare che non si fa così". Definizione durissima all' indirizzo del premier: "Questo modo di fare va bene per un venditore di pentole, non per chi ha responsabilità di governo".
     

    Annuncia battaglia il governatore che è a capo del fronte no triv. E tocca un altro tema: "Penso che Maria Elena Boschi deve decidere se è nelle condizioni di andare avanti oppure no". Emiliano ci tiene a chiarire che il ministro delle Riforme non ha responsabilità nelle questioni che riguardano l' indagine del padre, Pierluigi.

     

    BOSCHI BOSCHI

    Ma le sue parole sono un assaggio di quello che aspetta il Pd in direzione. Il referendum sulle trivelle, il caso Verdini, le primarie, il tentativo da parte di Renzi di inchiodare la minoranza a sostenere i candidati alle amministrative. E, soprattutto, il caso Boschi. Il ministro non si discute, Renzi l' ha detto e l' ha ripetuto.

     

    "Non cambia niente" è la linea ufficiale di queste ore. E nelle ultime settimane le ha rinnovato la fiducia, tanto che lei ha ricominciato a seguire persino dossier bancari, come quello sulle Bcc. Ma molti, anche tra i renziani, si chiedono quale sarà la sua tenuta psicologica, come questa storia si svilupperà dal punto di vista giudiziario e quanto peserà rispetto all' opinione pubblica.
     

    BOSCHI BOSCHI

    In questo clima, a metà mattinata, avuta la conferma dei decessi delle 7 italiane dalla Farnesina, Renzi decide di andare a Barcellona. E sconvoca la direzione per lutto.
    Una scelta in linea con l' approccio di essere sempre dove va il "sentimento" nazionale. Ma non è la prima volta che un evento "esterno" evita al premier una situazione difficile.

     

    A settembre, la decisione di andare ad assistere alla finale "pugliese" degli Us Open tra la Vinci e la Pennetta gli aveva permesso di evitare la Fiera del Levante, a Bari. Lo scontro con Emiliano era frontale già allora. Adesso si tratta di una tragedia nazionale, che lo porta lontano non solo dal fastidio di dover discutere con il presidente della Puglia, ma soprattutto di dover mettere davanti alle telecamere la questione Boschi.

     

    il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7 il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7

    Lei, dal canto suo, ieri aveva in programma una lezione sulle riforme costituzionali, nella Facoltà di Economia della Sapienza. Un appuntamento che non si può disdire, soprattutto vista la scelta di Renzi di dare attenzione alle studentesse Erasmus. Viene accolta dai fischi: i contestatori non sono tanti, un gruppetto. Ma il segnale è forte, di quelli a cui non è abituata. Dentro (dove viceversa ci sono gli applausi) peraltro, non si risparmia l' annuncio:

     

    "L' elezione diretta del Presidente della Repubblica può essere presa in considerazione, ma se si apportano modifiche al ruolo del capo dello Stato". Come se non fosse in dirittura d' arrivo una riforma costituzionale in cui questo non c' è.

     

    MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI

    Intanto, i Cinque Stelle ribadiscono la volontà di discutere la mozione di sfiducia. Questa volta è in Senato: voti risicati e soccorso di Verdini scontato. Dal Pd fanno sapere che "nulla osta". Ma per le prossime due settimane non ci sono capigruppo convocate per calendarizzarla.
     

    Se ne parla dopo Pasqua: i Dem cercheranno un momento in cui il caso faccia meno clamore possibile, sperando che non si ravvivi. Così, le due settimane di rinvio della direzione servono a cercare una tregua con la minoranza. E poi, a "smontare" il dibattito sulle trivelle. Ma se anche il tempo passa, i problemi restano.

    BOSCHI BOSCHI

     

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