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    BOSNIAGATE! STASERA IN PRIMA SERATA SU RAI3 TORNA “FARWEST” CON LO SCANDALO DELLA FINTA UNIVERSITÀ TELEMATICA (CON SEDE LEGALE IN SVIZZERA E BASE OPERATIVA IN BOSNIA) CHE SFORNAVA LAUREE FALSE TRUFFANDO MIGLIAIA DI RAGAZZI – IL GIRO D’AFFARI SAREBBE INTORNO AI 40 MILIONI DI EURO – “VENIVANO ASSUNTI DOCENTI NON QUALIFICATI, PENSATE CHE IL DECANO DI MEDICINA ERA LAUREATO IN VETERINARIA” - DIETRO AL RAGGIRO CI SAREBBE UN AFFARISTA SICILIANO…


     
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    L’inchiesta di Farwest, la trasmissione di approfondimento giornalistico di Rai Tre condotta da Salvo Sottile, torna lunedì 15 aprile in prima serata con le interviste ai ragazzi turlupinati e con le nostre telecamere alla “caccia” dei complici di questo clamoroso raggiro.

     

    Una bellissima e nuova università telematica intitolata a una storica figura francese dell’europeismo che ha una sede legale in Svizzera e una base operativa in Bosnia, ma un corpo docenti tutto italiano tra cui spicca un gruppo ben nutrito di professori dell’Università di Palermo. Ma non solo: tanti iscritti, decine di corsi e diversi laureati: peccato che fosse tutta una truffa. Era tutto finto. Tutti gli studenti sono stati raggirati, trovandosi ad aver buttato migliaia di euro e con lauree senza alcun valore.

     

    Farwest, la trasmissione di approfondimento giornalistico di Rai Tre, condotta da Salvo Sottile, torna lunedì 15 aprile in prima serata, con una maxinchiesta sul cosiddetto “Bosnia-gate” dietro al quale ci sarebbe un giro d’affari intorno ai 40 milioni di euro.

     

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    Il Dipartimento di studi europei Jean Monnet, infatti, era una struttura che offriva ai suoi studenti corsi di laurea soprattutto nelle varie professioni sanitarie, da medicina a infermieristica e prometteva ai ragazzi la possibilità di entrare nei settori della sanità pubblica e privata del nostro Paese. Tutto questo attraverso le rette esorbitanti pagate dagli studenti che avrebbe generato un giro d’affari da oltre 40 milioni di euro. Peccato che i titoli emessi non avessero alcun valore legale, cioè, fossero carta straccia.

     

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    Una vera e propria maxi-truffa architettata da un affarista siciliano di nome Salvatore Messina. Le telecamere di Farwest sono state le prime ad entrate nella all’interno dell’Università di Gorazde, riuscendo a parlare con l’ex rettore Hajriz Behirovic che ha confermato: “che ci fossero irregolarità era più che palese, io sono stato il primo a denunciarlo… Venivano assunti docenti non qualificati, pensate che il decano di medicina era laureato in veterinaria”.

     

    _Farwest ha anche incontrato Kaja Imsirovic, detta “Lady Bancomat” perché si occupava, per conto di Messina, di intascare le rette degli studenti. “Mi ricordo un dépliant su cui erano elencati molti corsi che non erano stati istituiti – spiega -e Messina diceva: venderemo anche questi corsi, perché sul mercato italiano vanno tutti molto forte. Noi abbiamo cercato di dissuaderlo, ma non c’è stato verso. Questo era il suo modo di fare marketing e di vendere nuove iscrizioni”.

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