Estratto dell’articolo di Lorenzo Giarelli e Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”
luca zaia umberto bossi
A Gemonio, dove vive Umberto Bossi, campanello e telefono del Senatur suonano con una certa insistenza. Il tonfo leghista in Sardegna e le difficoltà di governo hanno risvegliato la rivolta del Nord contro Matteo Salvini, al punto che in molti si sono riuniti di nuovo intorno al Capo, vuoi per qualche consiglio vuoi per avviare un nuovo progetto, stavolta (si spera) con miglior fortuna rispetto al Comitato Nord.
Il vicepremier, tra mille fuochi, cerca compromessi: se FDI lascerà il Veneto alla Lega anche per il dopo-zaia, Salvini si è detto disposto a “mollare” la guerriglia sul terzo mandato. Proposta, però, bocciata dalla premier.
LEGA - STRISCIONE DI CONTESTAZIONE A MATTEO SALVINI
Quello veneto è il fronte più caldo per la Lega. […] Non solo perché la presidente del Consiglio non è intenzionata a concedere il terzo mandato a Luca Zaia, ma anche perché FDI ha fatto sapere di volersi prendere il Veneto nel 2025, che significa colpire il cuore della Lega. Salvini ha chiesto a Zaia di correre alle elezioni europee per trainare la lista della Lega, ma lui non sembra intenzionato. Vuole rimanere presidente della Regione fino al 2025 e poi si vedrà.
MATTEO SALVINI CON TRATTORE
[…] nel frattempo tra Treviso e Venezia la Liga Veneta si organizza: negli ultimi giorni i vertici del partito locale avrebbero chiesto a Zaia la disponibilità di far correre un suo fedelissimo con la “lista Zaia”, anche a costo di spaccare il centrodestra contro Fratelli d’italia. Lui, fanno sapere fonti del partito, avrebbe acconsentito.
[…] È in questo quadro che Zaia nelle ultime settimane ha sentito di nuovo Bossi. Chi gli è vicino racconta che non è andato a Gemonio perché “non è nel suo stile, si sarebbe venuto a sapere subito”, ma le telefonate col Senatur sono regolari. Stesso discorso vale per Attilio Fontana, governatore lombardo che qualche giorno fa a La Stampa ha chiesto un partito “più concreto”.
dito medio umberto bossi
E da Bossi è andato pure il ministro Roberto Calderoli, ansioso di confrontarsi con il fondatore sulla riforma dell’autonomia. Ma a Gemonio tornano soprattutto i leghisti con un piede (o entrambi) fuori, che cercano in Bossi una sponda per disarcionare Salvini.
Qualcosa si muove. Entro fine marzo dovrebbe nascere un’associazione per rilanciare i temi cari ai padani con l’obiettivo di riunire sigle, partiti e movimenti della galassia federalista, nati soprattutto dopo la trasformazione della Lega in un partito nazionale.
umberto bossi comitato del nord 2
A coordinare i lavori ci saranno, tra gli altri, Paolo Grimoldi e Roberto Castelli. Con loro, a Gemonio, si è visto pure l’ex parlamentare Marco Reguzzoni: “Ci sono contatti costanti tra militanti ed ex militanti – dice al Fatto – e la ragione è che il partito persevera negli errori fatti. Mi dite cosa c’entra Vannacci con noi?”. L’associazione – uno dei nomi ipotizzati è “Patto per il Nord” – potrebbe vedere coinvolti pure Roberto Mura e Giuseppe Leoni, decani del partito che fu. E che chissà se tornerà mai.
uca zaia umberto bossi umberto bossi luca zaia GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA LUCA ZAIA E GIORGIA MELONI luca zaia umberto bossi luca zaia in via bellerio nel 2010 zaia al congresso della lega UMBERTO BOSSI E GIANCARLO GIORGETTI umberto bossi roberto maroni LUCA ZAIA UMBERTO BOSSI MATTEO SALVINI il francobollo della royal mail con umberto bossi UMBERTO BOSSI UMBERTO BOSSI E ATTILIO FONTANA NEL 2011 umberto bossi funerali silvio berlusconi UMBERTO BOSSI DA GIOVANE CON LA CHITARRA UMBERTO BOSSI MANGIA LA PAJATA dito medio umberto bossi