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    BOSSOLI DI BOSSI - “SALVINI HA DETTO DI PUNTARE AL RUOLO DI LEADER DEL CENTRODESTRA? CHI NON HA ADULATORI SI VANTA DA SOLO - BERLUSCONI CONTA ANCORA, BRAVO SU MARCHINI MA E’ A MILANO CHE SI DEVE VINCERE: AVREI SCELTO LUPI AL POSTO DI PARISI”


     
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    BOSSI BERLUSCONI BOSSI BERLUSCONI

    Giampiero Rossi per il “Corriere della Sera”

     

    «A me interessano il federalismo e le riforme, non vincere di qui o di là, o fare il leader del centrodestra». Il vecchio capo non molla. Ce l’ha con Matteo Salvini e non fa niente per nasconderlo.

     

    Così, dopo aver dichiarato in mattinata, a Roma, la sua intenzione di voto per Alfio Marchini, anche in serata a Milano ritorna sullo scacchiere politico della capitale per sottolineare gli errori che — secondo lui — ha commesso l’attuale segretario del Carroccio.

     

    salvini bossi pontida salvini bossi pontida

    Bossi interviene a un’iniziativa leghista per la campagna elettorale milanese. Come ai vecchi tempi, compare con un’abbondante mezzora di ritardo, ma sa che lo aspetteranno pazientemente. La platea di oggi è composta da duri e puri: da Mario Borghezio ai «ragazzi» di estrema destra di Lealtà e azione . E allora — sigaro in bocca e cerchio di seguaci attorno — il fondatore della Lega non si sottrae alle domande sul successore.

     

    Salvini ha detto di puntare al ruolo di leader del centrodestra. Lei cosa ne pensa?

    BOSSI BOSSI

    «Chi non ha adulatori si vanta da solo». (Lo dice in dialetto bergamasco)

     

    Cioè?

    «Per ottenere un risultato come quello non devi essere tu a dirlo, devono essere gli altri che te lo chiedono. Io non farei mai una cosa così, sarei cauto. Ognuno risponde a se stesso, ma francamente mi si stringe il cuore a pensare che a usare quelle parole debba essere lui».

     

    Ma Silvio Berlusconi conta ancora?

    «Direi di sì. L’esperienza conta. E lo dimostra il fatto che a Roma si è smarcato subito».

     

    MARCHINI BOSSI LINDA GIUVA D ALEMA BOSSI MARCHINI BOSSI LINDA GIUVA D ALEMA BOSSI

    E lei davvero voterebbe Alfio Marchini e non Giorgia Meloni, come invece ha indicato Salvini?

    «Vediamo se si arriva al ballottaggio. E allora c’è ancora il tempo per fare l’accordo che non è stato fatto prima».

     

    Ma sono stati commessi errori nella gestione della questione romana?

    «Più che errori, è stata fatta tanta confusione. Tutti e due, anche Berlusconi. Avrebbe dovuto fare un nome, aspettare di vedere le reazioni e poi confermarlo soltanto dopo aver raggiunto l’accordo con tutti. Altrimenti sembra un’imposizione. Però Silvio non ha torto quando dice che per essere eletto uno deve piacere agli elettori... Comunque è a Milano che conta vincere, perché è al nord che ci sono i soldi».

    CALDEROLI BOSSI CALDEROLI BOSSI

     

    Appunto: cosa pensa di Stefano Parisi, il candidato sindaco del centrodestra a Milano?

    «Non è contro la Lega, ed è già qualcosa, può andare bene e poi mi pare anche sveglio. Però si poteva fare altro...».

     

    Cioè cosa?

    «Penso a Lupi, sarebbe stato interessante. Con lui si prendevano due piccioni con una fava: perché avrebbe messo in crisi anche il governo a Roma».

     

    E cosa pensa della fascinazione politica dichiarata da Salvini nei confronti di Marine Le Pen?

    MELONI SALVINI MELONI SALVINI

    «Io sono dall’altra parte della barricata, vengo da una famiglia che ha avuto partigiani combattenti e morti. E poi: la Le Pen sarà anche forte, ma alla prova dei fatti non ha mai vinto in una sola Regione. Perché per vincere bisogna anche sapere fare accordi».

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