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    UN NEMICO AL GIORNO TOGLIE BOERI DA TORNO – AZZOPPATO POLETTI, IL PRESIDENTE DELL’INPS SI SCAGLIA CONTRO L’USO DEI VOUCHER DELLA CGIL – ED IL SINDACATO REPLICA: POCA TRASPARENZA NELL’ENTE PREVIDENZIALE – DA NOI SOLO 600 I PENSIONATI PAGATI CON I TICKET – CORSA CONTRO IL TEMPO PER UNA LEGGE CHE AZZERI LA CANCELLAZIONE DECISA DALLA CONSULTA


     
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    Rosaria Amato per la Repubblica

    boeri camusso boeri camusso

     

     

    Seicento pensionati impegnati in attività di supporto nelle 4.000 sedi diffuse sul territorio per un compenso massimo di 150 euro al mese. Lo Spi Cgil non nega l’utilizzo dei voucher per la cifra indicata dal presidente dell’Inps Tito Boeri nell’intervista a Repubblica, 750.000 euro, ma ne rivendica la legittimità. «Non c’è quindi alcun caso e nessuna esplosione di questo fenomeno », sottolinea lo Spi, accusando Boeri di essersi reso «impropriamente compartecipe» di una «continua e accesa campagna mediatica» che ha l’unico scopo «di gettare fango sul sindacato».

     

    CAMUSSO CAMUSSO

    La percentuale di pensionati che sono stati retribuiti con i voucher l’anno scorso è dello 0,5 per cento, precisa la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, mentre l’età media dei percettori dei buoni è di 35,9 anni, età che richiederebbe invece «stabilità lavorativa» a supporto di «un progetto di di vita possibile». E del resto, aggiunge Camusso, non ci sono alternative legali per la retribuzione del lavoro occasionale: «Essere contrari a una legge non significa che la si debba disapplicare ». Piuttosto, ribatte, perché l’Inps non divulga, oltre ai dati sulle organizzazioni sindacali, quelli sui grandi utilizzatori di voucher? «Vediamo trasparenza su di noi e opacità sui grandi fenomeni », accusa Camusso.

     

    VOUCHER JOBS ACT VOUCHER JOBS ACT

    In Parlamento intanto si lavora per una nuova legge sui voucher che potrebbe anticipare il referendum, rendendolo inutile. Un’esigenza da ieri condivisa anche dal governo, dopo il sì della Consulta. Mentre sul progetto del governo al momento circolano solo indiscrezioni (si parla di una riduzione del tetto dai 7.000 ai 5.000 euro per lavoratore, di una riduzione della durata di validità del buono da un anno a sei mesi e del divieto dell’uso sostitutivo del pagamento degli straordinari), in Parlamento da tempo sono state depositate diverse proposte di legge.

     

    cesare damiano manifestazione cgil cesare damiano manifestazione cgil

    La più nota, e quella che ha raccolto più consensi (compreso quello della Cisl) ha come primo firmatario il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano: alle modifiche alle quali sta pensando anche il governo aggiunge un’energica delimitazione del campo di applicazione dei voucher, e dei prestatori d’opera (studenti, pensionati, disoccupati di lungo corso e disabili). «Si tornerebbe allo spirito e alla lettera della norma originaria, che era contenuta nella legge Biagi del 2003», ha riassunto più volte Damiano.

     

    VOUCHER JOBS ACT1 VOUCHER JOBS ACT1

    Ora però la commissione Lavoro sta cercando una sintesi tra le varie proposte, e l’accordo è stato già raggiunto con le principali forze politiche, dai 5Stelle a Forza Italia. Ma non è detto che il risultato finale coincida con l’obiettivo del governo. Mentre Susanna Camusso sulle proposte legislative taglia corto: «Abbiamo sentito ieri il ministro Poletti dire che vanno portati dei correttivi alla normativa dei voucher, ma si tratta di uno strumento malato, bisogna avere il coraggio di azzerarlo».

     

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