Luigi Gaetani per “la Repubblica”
sandro botticelli
Sandro Botticelli morì il 17 maggio del 1510. La leggerezza delle linee, la raffinatezza e i delicati cromatismi della sua pittura ne hanno fatto un emblema del primo Rinascimento. Riscoperto nell'Ottocento dopo secoli di oblio, oggi è celebre soprattutto per due capolavori di tema mitologico: La nascita di Venere e La primavera .
primavera botticelli 19
Da un secolo gli storici dell'arte si interrogano anche sulla sua sessualità (Berenson lesse nel suo stile segni di un'omosessualità latente). Di sicuro non si sposò mai - la sola idea gli toglieva il sonno, racconta Poliziano - e fu accusato di sodomia.
sandro botticelli
D'altronde al tempo Firenze era nota in Europa per la libertà dei costumi e fra gli artisti Botticelli era in buona compagnia. Neanche Savonarola riuscì a estirpare il "vizio fiorentino", tanto che nel 1512 in città ci fu la ribellione dei "Compagnacci", una delle prime rivolte gay della Storia. A proposito: il 17 maggio del 1990 l'Oms cancellò finalmente l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali, definendola "variante naturale del comportamento umano"
venere botticelli sandro botticelli