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    SI SALVINI CHI PUO’! BRACCIO DI FERRO SULLA 'OPEN ARMS' A LAMPEDUSA: LA TRENTA E TONINELLI NON FIRMANO IL NUOVO DIVIETO DECISO DAL LEADER LEGHISTA – I MEDICI SALITI A BORDO PARLANO DI “CONDIZIONI IGIENICO SANITARIE PESSIME” – LA PROCURA D’AGRIGENTO HA APERTO UN FASCICOLO PER ABUSO D’UFFICIO E VALUTA L’INTERVENTO PER FAR SCENDERE I MIGRANTI


     
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    Alessandra Ziniti per repubblica.it

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    A bordo della Open Arms le condizioni igienico-sanitarie sono pessime. E' il responso dei medici della Cisom dopo l'ispezione conclusa sulla nave della Ong spagnola che dall'alba di oggi è alla fonda a Cala francese a poche centinaia di metri dal porto. Gli antibiotici a bordo sono terminati e molti migranti, che presentano ferite da armi da fuoco malcurate, presentano evidenti infezioni.

     

    L'esito dell'ispezione pone le basi per una possibile rapida decisione sullo sbarco che al momento non è stato autorizzato dal Viminale.  Salvini ieri sera, dopo la decisione del Tar che ha autorizzato l'ingresso in acque italiane per una situazione di eccezionale gravità a bordo, ha firmato un nuovo provvedimento di interdizione delle acque italiane ma senza la firma degli altri due ministri competenti, Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli, che l'hanno rifiutata il provvedimento ai sensi del decreto sicurezza non ha alcuna validità.

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    Alla luce dell'esito dell'ispezione medica potrebbe essere anche la procura di Agrigento a decidere di intervenire per far scendere i migranti. 

    matteo salvini parla al senato 1 matteo salvini parla al senato 1

     

    matteo salvini parla al senato matteo salvini parla al senato

    E' braccio di ferro dunque sulla Open Arms con i ministri Trenta e Toninelli che non firmano il nuovo divieto deciso da Salvini  e la Procura di Agrigento che, dopo aver già iscritto e inviato a Roma un fascicolo per abuso d'ufficio con la Ong spagnola come persona offesa, potrebbe decidere ad horas di intervenire se la decisione del Tar di ieri di consentire l'ingresso della nave in acque italiane per l'immediato soccorso dei 147 migranti a bordo non dovesse essere eseguita in tempi brevi.

     

    GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA

    La nave dall'alba ha gettato l'ancora nella zona di Cala Francese, a poche centinaia di metri dal porto di Lampedusa.

    Personale della Capitaneria di porto, della Guardia di Finanza e i medici del Cisom sono saliti per un'ispezione a bordo dell'imbarcazione della Ong catalana che si è diretta verso l'isola delle Pelagie, scortata da due navi militari, dopo che il Tar del Lazio ha accolto un suo ricorso, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto da Salvini. Nell'isola è arrivato anche il veliero Astral, nave di appoggio di Open Arms.

     

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    Ma per l'approdo nel porto dell'isola distante solo poche centinaia di metri è braccio di ferro. Il ministro dell'interno Salvini ieri sera ha firmato un nuovo provvedimento di divieto di ingresso in acque italianeo nonostante la decisione del Tar, ribadendo il suo 'no' alla sbarco dei migranti, ma la ministra Trenta non ha firmato la decisione. " Non firmo in nome dell'umanità", spiega. "Non si può infatti ritenere che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonchè le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall'autorità giudiziaria che anzi si sono verosimilmente aggravati. La mancata adesione alla decisione del giudice amministrativo - continua Elisabetta Trenta - potrebbe finanche configurare la violazione di norme penali". E ancora: "Ho preso questa decisione motivata da solide ragioni legali ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l'umanità".

     

    migranti sulla open arms migranti sulla open arms TRENTA COSTA BONISOLI TONINELLI LEZZI GRILLO TRENTA COSTA BONISOLI TONINELLI LEZZI GRILLO

    Anche il ministro dei Trasporti Toninelli ha deciso di non firmare il nuovo divieto: " Emettere un nuovo decreto identico per farselo bocciare di nuovo dal Tar dopo 5 minuti - spiega - esporrebbe la parte seria del governo, che non è quella che ha tradito il contratto, al ridicolo. Questo non significa che dobbiamo accogliere tutti i migranti di Open Arms. La nostra linea non cambia: mettiamo in sicurezza la nave come ci chiedono i giudici, poi l'Europa e in primis la Spagna inizino ad assumersi le proprie responsabilità facendosi carico di accogiere 116 migranti. Noi come Italia interveniamo per tutelare la salute dei 31 minori a bordo".

     

    i. "Sul divieto di sbarco alla #OpenArms siamo soli contro tutti. Contro Ong, tribunali, Europa e ministri impauriti. E col Pd al governo, immigrazione di massa e Ius Soli tornerebbero realtà", tweetta Matteo Salvini.

     

    Insomma, sui porti si gioca il nuovo scontro nel governo.

     

    migranti recuperati dalla open arms migranti recuperati dalla open arms

    "La scelta non sorprende visto che la titolare della Difesas ha ordinato alle navi della Marina militare di scortare verso il nostro Paese l'imbarcazione spagnola", il commento del ministro Salvini che poi aggiunge: " Umanità non significa aiutare trafficanti e Ong ma investire seriamente in Africa e non certo aprire i porti italiani". Ieri Salvini ha dato ai suoi uffici indicazione di fare ricorso urgente al Consiglio di Stato. Secondo il Viminale, infatti, il verdetto del Tar ( che fa riferimento solo al primo soccorso effettuato dalla Open Arrms di un gommone in difficoltà) sarebbe stato nei fatti superato dalla circostanza che la nave è rimasta un paio di giorni in zona Sar libica e maltese effettuando altri due soccorsi e "si è poi diretta verso nord con il deliberato intento politico di condurre gli immigrati in Italia".

     

    elisabetta trenta ursula von der leyen elisabetta trenta ursula von der leyen

    Il nuovo decreto di Salvini non è stato ancora notificato alla Open Arms che su twitter sotolinea di aver fatto ingresso in acque italiane legittimamente. "OpenArms già in acque italiane con l'autorizzazione delle autorità. Il decreto Salvini ha cessato di essere in vigore nonostante le nuove minacce. Non abbiamo ancora i permessi per accedere al porto. Una lunga notte, ma la fine è vicina".

     

    Nelle prossime ore, il ministero della Difesa, come annunciato ieri dalla Trenta, potrebbe dare ordine di trasbordare i 32 minori presenti sulla Open Arms sulle motovedette militari e portarli a terra come sollecitato dal tribunale dei minori di Palermo e come espressamente richiesto anche dal premier Giuseppe Conte che in una lettera a Salvini aveva sollecitato immediati soccorsi per i minori e per le persone vulnerabili. Ottenendo, fino a questo momento, il secco rifiuto di Salvini.

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