la campagna da 350 milioni a settimana all europa boris johnson BREXIT
Claudio Cartaldo per Il Giornale
Cè chi, in borsa, ha festeggiato per la vittoria del Brexit. Altro che crisi dei mercati, "paura" per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue via dicendo.
Quando i mercati stavano "puntando sul remain", basandosi sui primi exit poll, c'è chi nelle piazze finanziarie sapeva benissimo cosa sarebbe successo. Ovvero che la Brexit avrebbe vinto. E così hanno spostato i loro soldi in modo da guadagnare ancora di più.
"Sondaggi farlocchi per fare più soldi"
Non è vero, sostiene Italia Oggi, che i sondaggi siano affidabili. Dipende da chi li fa. Ma prevedere il risultato esatto di una consultazione politica o referendaria è possibile. Il quotidiano, infatti, insinua che exitpoll e rilevazioni sondaggistiche siano manipolate ad arte per permettere ai "grandi operatori finanziari" di sfruttare il panico e l'euforia nelle borse per fare ancora più soldi.
BREXIT - THE MIRROR
In che modo? Facile. I grandi operatori finanziari si sarebbero affidati a sondaggi adeguati (investendo molti soldi) e quindi da tempo erano al corrente del reale risultato finale del Brexit. Nello stesso momento godevano dell'euforia fatta scattare dai sondaggi (farlocchi) sulla vittoria del "remain".
I piccoli e medi investitori, quindi, erano legati a questi sondaggi "erronei", mentre i grandi investitori già conoscevano il risultato finale. E così, scrive Italia Oggi, "speravano come arbitrare tra la pirotecnica degli annunci estemporanei e i trend opinionistici più autorevoli, per poter conseguire il loro massimo profitto".
Insomma, qualcuno che si è intascato tanti miliardi in borsa con la brexit c'è. Eccome se c'è.