Federico Berni per www.corriere.it
VIOLENZA DOMESTICA
L’ha trascinata in casa, e l’ha seviziata costringendola a toccare i fili elettrici scoperti, attorcigliandole un cavo al collo, picchiandola su tutto il corpo con una bottiglia. Una notte d’inferno, quella vissuta da una donna di circa 30 anni, vittime di orribili violenze commesse, secondo le accuse, dal fidanzato 35enne, l’egiziano M.M.
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Quest’ultimo, denunciato dagli agenti di polizia, sarebbe stato ossessionato dalla gelosia, tanto da appostarsi, sabato sera, vicino a luogo di lavoro della malcapitata e aspettarla, convinto che la avrebbe trovata in compagnia di un altro uomo. Così non è stato, ma questo non è bastato a placare le ossessioni del malvivente, che, nell’appartamento di Triuggio (Monza Brianza) in cui vive la vittima, l’avrebbe sottoposta a orribili maltrattamenti.
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Ricoperta di lividi
Secondo quanto denunciato, la trentenne è stata costretta a toccare i fili della corrente scoperti, provocandole una scossa elettrica che ha fatto saltare l’interruttore «salvavita». Poi le botte sono proseguite fino alle 5 del mattino di domenica. La vittima, terrorizzata, si è presentata al pronto soccorso del San Gerardo, ricoperta di lividi. Agli agenti ha confessato di aver subito altre aggressioni a febbraio, che non aveva denunciato per paura di ritorsioni.
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