Da corriere.it
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Dopo oltre due mesi di lockdown, Venezia sogna il ritorno alla normalità. Da lunedì saranno possibili gli spostamento all'interno dalla propria Regione senza limitazioni e riapriranno tutte le attività commerciali. Il sindaco Luigi Brugnaro è ottimista. «Il virus ha spazzato via i turisti 'mordi e fuggi', ha fatto pulizia di un turismo cafone, abbastanza cialtronesco, di gente che voleva capire in un giorno la complessità di questa città, che l'anno prossimo compirà 1.600 anni di storia. 1.600 di democrazia. Ora trovate un'accoglienza che, forse, c'è stata solo in altri periodi storici».
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Ma bar e ristoranti criticano le nuove disposizioni per le aperture, decisamente restrittive, che rischiano di mandare in fumo le speranze dei proprietari. Anche lo storico Harry's Bar, lunedì, non riaprirà. «Quello che manca ancora a Venezia è la popolazione. Le città sono fatte di pietre e di cittadini. Qui ci sono le pietre, che parlano di un passato straordinario, di un passato spirituale» ha sottolineato Arrigo Cipriani, proprietario del celebre Harry's Bar.
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