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    BRUNETTA CONTRO MICHELE SERRA: “SUL NUMERO DI VOTI PRESI DA BERLUSCONI, QUESTO SIGNORINO DALLA PENNA ROSSA CREDE DI INFILARLA GRATIS DOVE ALTAN PIAZZA GLI OMBRELLI, INVECE GLI TORNA PROPRIO LÌ”


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    Lettera 1
    Caro Dago,
    Serra-manico. Michele Serramanico, con i suoi dolci coltellini, sdraiato come nei suoi romanzi, cerca di infilzarci. Sostiene, pignoletto e carino, come usa adesso nella sinistra televisiva, stile Fazio, quanto segue: è "una balla totale" che Silvio Berlusconi sia stato votato da dieci milioni di italiani, sono in realtà, secondo lui, 7,3 milioni e pure scarsi. Cita una "nota ufficiale del gruppo parlamentare di Forza Italia", che dovrebbe essere bontà sua "Il Mattinale".

    Renato BrunettaRenato Brunetta

    Dice che scrivere questo è "imbrogliare", ma a noi piacerebbe questo esercizio per una sorta di piacere masochistico nel sentirsi dare del bugiardo: perché "è eccitante". Questo signorino dalla penna rossa crede di infilarla gratis dove Altan piazza gli ombrelli, invece gli torna proprio lì.

    Sono proprio dieci milioni i voti accertati (per la precisione 9.922.850) che hanno scelto Berlusconi, esplicitamente indicato come capo della coalizione. Forse confonde i milioni di voti con i milioni di euro che beccano in Rai i grandi conduttori "de sinistra" moralisti e moralizzatori degli altri. Sono meno? I suddetti grandi conduttori "de sinistra" possono sempre migliorare. Interessante sarebbe che scrivessero le cifre precise, senza imbrogliare.
    Renato Brunetta

    MICHELE SERRAMICHELE SERRA

    Lettera 2
    Caro Roberto perchè mai una persona deve "ammettere" di essere gay come ammettesse di essere una delinquente?
    Margherita

    Lettera 3
    Tranquilli, nonostante tutto il cervello della FIAT rimarrà a Torino. Lapo non ha alcuna intenzione di trasferirsi a Detroit.
    Giuseppe Tubi

    Lettera 4
    Qualcuno avvertisse il Cdr de l'Unità. Le larghe intese sono andate bene per Mps, Porcellum, Scudo Fiscale, Governi Monti e Letta, elezioni di Napolitano. E adesso ve la volete prendere con la Ioannucci ex Forza Italia?
    Tiziano Longhi

    SERGIO MARCHIONNESERGIO MARCHIONNE

    Lettera 5
    Caro Dago, se Maduro (eletto a suffragio universale) è un "dittatore", il nostro Napolitano come lo vogliamo definire? Grazie e comunque complimenti! Mauro Pigozzi

    Lettera 6
    buon 2014 Dago caro!
    cominciamo con le correzioni: Piace dirlo, ma FIAT non è il produttore più indebitato dopo Peugeot ma dopo molti. L'articolista di Repubblica forse si è dimenticato di Opel che ha un "debituccio" di 24 miliardi di Euro in costante crescita, (mille euro per ogni nuova auto che vende, parecchi di più se non la vende), Renault, Seat, ecc.
    Larry

    SUSANNA CAMUSSOSUSANNA CAMUSSO

    Lettera 7
    Caro Dago,
    Sergio Marpionne, evidentemente, non è uno stupido, però il suo compito è enormemente facilitato. Gli basta, infatti, fare tutto il contrario di quel che dice Susanna Camusso e, oplà, il gioco è fatto. Sia lodato Jesus Chrysler et Fiat voluntas sua.
    Salve
    Natalino Russo Seminara.

    LAPO ELKANNLAPO ELKANN

    Lettera 8
    caro dago, mi meraviglia che non abbiate ripreso la notizia data da Libero, oggi, che riguarda l'intoccabile prete torinese don ciotti accusato da un suo ragazzo di averlo picchiato con calci e pugni perchè chiedeva di non lavorare più in nero. C'è anche una lettera dello stesso ciotti che conferma il fatto.

    Che i giornaloni, soprattutto quello torinese, non abbiano ripreso la notizia non mi meraviglia vista la sudditanza dimostrata in passato verso il suddetto,ma che anche voi... Quando si av rà il coraggio di presentare oltre alle luci anche le ombre (e ce ne sono tante) della sua quarantennale attività, e si smetterrà di incensarlo "a prescindere", avremo tante sorpresine. auguroni gip

    Lettera 9
    Caro Dago,
    questa bandiera dell'italianità, a cui tanto teniamo, spiegate ai vari soloni che ci sono in giro, che ormai non significa più niente. Conta solo dove finiscono i soldi e gli investimenti nel mercato globale. La spagna che non ha nemmeno una casa automobilistica "spagnola", ha più occupati nel settore auto dell'Italia. L'"italiansità" vuol dir poco nel mercato globale, se l'Italia avrà un sistema competitivo (e a giudicar dalle riforme viste negli ultimi anni ne dubito) alcune funzioni della FIAT rimarranno in Italia, altrimenti no.
    Alessandro

    GIORGIO NAPOLITANOGIORGIO NAPOLITANO

    Lettera 10
    Carissimo Dago, nell'articolo appena pubblicato "INIZIA IL SEMESTRE DI PRESIDENZA UE DELLA GRECIA. E A LUGLIO TOCCHERA' ALL'ITALIA. IN CATTEDRA I DUE PAESI PIU' INDEBITATI DEL CONTINENTE ecc." si dice che i PIGS sono Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, mentre (vale dalla prima invenzione dell'acronimo anni fa), la I sta per Irlanda. A volte alcuni autori inseriscono la doppia I (PIIGS) per aggiungere la povera e malridotta Italia post Euro. Un salutone e buon anno

    nuovo logo fiatnuovo logo fiat

    Lettera 11
    Signori di Dagospia, ci risiamo. Oggi la Gazzetta del Gossip, nelle mire (sembrerebbe) del vostro amico Della Valle, offre un saggio della sua freschezza e del senso dello sport vero, quello fatto di sudore e fatica, di epica e di valori. L'intervista a Alessandro Del Piero. Come ormai fa da anni - basta vedere gli articoli e i servizi sulla Pellegrini divenuta, chissà perchè, icona di questo mondo moderno, fatto di scemenze, smancerie, femminismo e povertà etica, ma bisogna pur scrivere qualcosa per le donne, se no si è retrogradi anche se non c'è nulla da dire - la Gazzetta in realtà scrive soprattutto del mondo che ruota attorno allo sport e meno di sport vero (vedi Dell'Arti che ammaestra le folle ogni giorno col suo sapere, si fa domande e si risponde). E così arriva anche l'oceanica intervista all'uomo del passero australiano - è un pò l'altra faccia della medaglia Pellegrini - che spazia su temi planetari e sentenzia su tutto.

    delpierodelpiero

    Ci sarebbe da dire molto, ma mi fermo su una sola cosa: Sudafrica e Nelson Mandela. Per Del Piero è in assoluto la figura più importante della storia, etc. etc. Ora la sua designazione delperiana mi offre l'assist per ribadire un concetto mai approfondito dai media, italioti e mondiali: come mai si è dovuti ricorrere ad un Mandela per liberare il Sudafrica?

    nelson-mandela.jpgnelson-mandela.jpgNELSON MANDELANELSON MANDELA

    Come mai nessuno - puttanaeva - dice e si sofferma a parlare dei dominatori del Sudafrica che hanno indotto il Mandela a fare l'eroe (e su questo nulla da dire, l'uomo è da ammirare, non certo da idolatrare visti i risultati complessivi della sua azione politica)? Non sa il Del Piero che il Sudafrica - dilaniato tra lotte di potere e di supremazia tra olandesi e inglesi - ha varato la segregazione razziale poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, con il Sudafrica a pieno titolo appartenente al Commonwealth - regnante la graziosa maestà di Elisabetta II?

    Quello stesso Commonwealth australiano che ospita ora lui offrendo asilo politico al nostro nostalgico "eroe" del pallone? Perchè dunque mai nessuno affronta i fatti cercando di analizzarli e vedere bene chi fa bene o chi fa male? Ma solo cosa conviene scrivere (anche in ambito sportivo)?
    Luciano.

     

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