M.Gu. per “il Corriere della Sera”
PISAPIA TABACCI
Deluso, onorevole?
«Deluso è dire poco, è un peccato, per noi c' era uno spazio enorme» allarga le braccia con un sorriso mesto Bruno Tabacci, sulla soglia dell' Aula della Came ra.
Ora che il «noi» di Giuliano Pisapia non esiste più, lei si candiderà con il Partito democratico?
«Non credo che mi candiderò. E poi mi chiedo, quanto ci teneva il segretario del Pd alla coalizione di centrosinistra? Zero. L'unica cosa a cui tiene Matteo Renzi è portare in Parlamento un drappello di fedelissimi».
BRUNO TABACCI GIULIANO PISAPIA INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO
C' è sempre la lista Liberi e uguali... In fondo lei si candidò con i marxisti per Tabacci, se le facessero una proposta accetterebbe?
«Ah no, io certo non vado con Pietro Grasso. Non sono uno che si mette a rincorrere le figurine».
E Pisapia, cosa farà? È vero che sta pensando di ritirarsi dalla politica?
«Giuliano aveva già detto che non si sarebbe candidato. E dunque, di che parliamo?».
Il Pd senza Campo progressista ha ancora qualche possibilità di vittoria?
«La forza attrattiva di Matteo Renzi in questa fase è in forte calo. Adesso le prossime elezioni politiche sono una sfida a due tra il centrodestra e il Movimento 5 Stelle».
RENZI PISAPIA