conte azzolina
DAGONEWS
La debolezza politica di Conte è pari al suo silenzio. Sta ben nascosto dietro le quinte incazzandosi con il Corriere che gli ha messo in bocca che non ci sarà un secondo lockdown, terrorizzato che gli venga addebitato l’eventuale disastro dell’apertura delle scuole, e allora manda allo sbaraglio quell’inetta della Azzolina con quel marpione di Arcuri. E sulla modifica dei decreti sicurezza grillo-leghisti, con migranti e Ong all’assalto di Lampedusa, sceglie di non scegliere (vedi articolo a seguire).
GIUSEPPE CONTE OLIVIA PALADINO AL MARE
Fatto il bagnetto con il personal paparazzo tra gli scogli del Circeo con la pallida Olivia dallo sguardo assente, ora il Volpino con la pochette si trova a bagnomaria. Debole di qua, debolissimo di là.
Una parte del Pd, che fa a capo a Franceschini, Orlando, Marcucci, si sta ribellando a Zingaretti accusandolo ad alta voce di essere ormai del tutto privo di quel quel poco di leadership che aveva, logorata dal suo rapporto masochistico con l’Avvocato di Padre Pio (tutto).
renzi bonaccini
Intanto la parte renziana si sta avvicinando sempre più al carisma di Bonaccini e aspetta l’apertura delle urne delle Regionali (in Puglia Emiliano e Fitto se la stanno giocando sul filo di lana) per spingere a un cambio alla guida del Nazareno.
nicola zingaretti giuseppe conte
Anche per i 5Stelle, l’alleato di maggioranza del governo, Conte è a bagnomaria. Il suo nemico più intimo, Di Maio, dsi è ringalluzzito: ha ricevuto da Grillo il via libera per fare il capo politico del movimento.
Non solo: si vocifera di una brusca telefonata di Grillo a Conte in cui l’Elevato, in modalità "vaffa", gli ha intimato di “fare molta attenzione”: ci metto niente a tagliarti i fili e rispedirti nel cono d’ombra.
CONTE E I MIGRANTI, RETROSCENA: "NO ALLA LAMORGESE, DECRETI SICUREZZA RINVIATI". UN PESANTE SOSPETTO
grillo e conte
Per il premier Giuseppe Conte è meglio rimandare il decreto sicurezza che avere sul collo Giorgia Meloni (Fdi) e Matteo Salvini (Lega). Stando all'analisi di Repubblica Conte sollecitato ad una risposta veloce dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sulla questione migranti avrebbe invece inserito la modalità stand by.
beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2
"Preoccupato, soprattutto, dalle imminenti Regionali. È questo cruccio che l'ha spinto a sostenere nelle ultime ore la linea del Movimento, che si batte per rinviare ancora la modifica dei decreti sicurezza grillo-leghisti. La paura è che qualsiasi intervento, ad esempio quello di cancellare le multe milionarie alle Ong (peraltro mai inflitte sotto questo governo), generi un nefasto "pull factor" e incentivi nuove partenze.
BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
E così, il premier sembra intenzionato a comprare altro tempo, sperando che il semestre di Presidenza tedesco dell'Unione produca una riforma complessiva del dossier migranti. Il decreto con le nuove norme, è la conseguenza, potrebbe slittare almeno fino a ottobre, comunque dopo le Regionali.
Un modo per raffreddare la situazione e non regalare a Salvini benzina elettorale. È esattamente quello che Nicola Zingaretti avrebbe voluto evitare: l'ennesimo nulla di fatto. Per questo, reagisce. E si rivolge direttamente a Conte e ai grillini. "Quanto sta avvenendo nel Mediterraneo dimostra che i decreti Salvini non servono a niente".
conte lamorgese
Lamorgese intanto fa il suo, manda messaggi a Conte e lo avverte "che le Ong sono tornate in campo. Chiede come gestirle. Ha bisogno di una linea chiara, perché gli arrivi rischiano di aumentare e Salvini già cavalca la crisi. E tutto questo, mentre il premier pensa di far slittare a ottobre le modifiche ai decreti sicurezza.
Sono ore complesse, a Palazzo Chigi. C'è la pandemia, la ripartenza scolastica, la crisi economica a togliere il sonno al capo dell'esecutivo. E adesso il boom di migranti, anche se con numeri assai lontani dalle fasi davvero acute. Il dossier va gestito, comunque, e non basta più l'approccio tecnico del Viminale. Occore un'indicazione politica per decidere, ad esempio, come alleggerire la pressione sulla Sicilia, smistando altrove i migranti senza creare "incidenti" con altri amministratori (...).
ORLANDO E FRANCESCHINI
L'opinione della ministra è che la pressione sull'Isola vada alleggerita. Ma il timore, trasmesso al premier, è che gli amministratori - già in allarme per la ripresa dell'epidemia Covid - possano alzare barricate. E a fare resistenza potrebbero essere non solo i governatori leghisti, ma anche quelli di centrosinistra impegnati in campagna elettorale.