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    BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI – RE GIORGIO SUONA IL GONG E DICE CHE È ORA DI FINIRLA CON I GIOCHETTI SULLA CONSULTA – IL BANANA VA DA RENZIE PER CONFERMARE IL PATTO DEL NAZARENO E ALLARGARLO A GIUSTIZIA E LAVORO


     
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    RENZI NAPOLITANO RENZI NAPOLITANO

    Francesco Bonazzi per Dagospia

     

    Re Giorgio fischia la fine della ricreazione con una dura presa di posizione sul pasticcio della Consulta e Silvio Berlusconi va da Renzie per offrirgli un restyling del patto del Nazareno.

     

    Si vedrà in serata se il più classico dei “moniti” di Giorgio Napolitano avrà avuto effetto, ma intanto la sculacciata del capo dello Stato ha dettato l’agenda della giornata politica. Re Giorgio critica le “pretese settarie” di chi vuole votare solo i propri candidati e mette in guardia dal rischio di una “paralisi istituzionale” che non è meno grave per il solo fatto di avere dei precedenti.

    RENZI BERLUSCONI RENZI BERLUSCONI

     

    Immediata la risposta dei due principali partiti: a tutti i deputati è stata data indicazione di insistere con Luciano Violante e Donato Bruno alla Consulta, mentre per il Csm gli azzurri sostituiscono Luigi Vitali con Pierantonio Zanettin, che prenderebbe anche i voti della Lega Nord.

     

    E poco dopo le 17 Silvio Berlusconi ha varcato il portone di Palazzo Chigi per incontrare Renzie e dare un’avvitata al patto del Nazareno, vero bersaglio dei franchi tiratori di questi giorni. Sul tavolo, tra i due, ci sono anche le riforme della giustizia e del lavoro, con il capo di Forza Italia disponibilissimo a collaborare con il governo a una condizione: che non vengano aumentate le tasse. Facile immaginare che l’ex Cavaliere approfitterà dell’occasione anche per provare a capire se Renzi abbia in mente il voto anticipato. Da giorni, ai suoi interlocutori, Berlusconi dice che per lui si va a votare già in primavera.

    Luciano Violante Luciano Violante

     

    In mattinata Renzi era intervenuto sull’altro tema caldo di questi giorni, ovvero la riforma del lavoro. Il premier dice che “dobbiamo dare regole che siano sostanzialmente uguali per tutti” e torna sul tema delle donne: “Oggi non tutte le lavoratrici hanno la maternità. Dobbiamo garantirla anche a chi ha la partita Iva o a chi non è coperto dalle casse di categoria”.

    DONATO BRUNO DONATO BRUNO

     

    Intanto il governo ha mosso la prima pedina presentando un emendamento al Jobs Act in cui viene previsto “il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio”. In sostanza, si apre di fatto la strada al superamento dell’articolo 18 che disciplina i licenziamenti senza giusta causa: non varrà per i nuovi assunti. L’Ncd esulta perché sente vicino il risultato sperato, mentre i maggiori sindacati hanno iniziato a parlare tra loro dell’eventualità di uno sciopero unitario. Lo scontro finale tra Renzi e la Cgil di Susanna Camusso si avvicina.

     

     

    SUSANNA CAMUSSO GIULIANO POLETTI SUSANNA CAMUSSO GIULIANO POLETTI

     

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