Andrea Tarquini per "La Repubblica"
Miley Cyrus MILEY CYRUS BY TERRY RICHARDSON«Non è accettabile che un ebreo settantenne che non si alza mai dalla sua scrivania debba decidere quale musica è la più richiesta». Parola di Miley Cyrus. Non basta mostrarsi nuda ballando in groppa a una palla d'acciaio da demolizioni, né arrivare in
mises sexy agli MTV Awards.
La ventenne popstar stavolta per far parlare di sé ha deciso di pescare nei clichés più cupi dell'antisemitismo, con parole che evocano gli attacchi del ministro della propaganda nazista Goebbels agli ebrei. Lo leggiamo su Spiegel online.
MILEY CYRUS BY TERRY RICHARDSONTutto è uscito in un'intervista con la rivista americana Hungerfatta con le domande del pubblico. Una di queste chiede come ci si senta a essere la donna più famosa del mondo e Miley Cyrus risponde: «Non è ammissibile che quell'ebreo settantenne, sempre comodo sulla scrivania, mi spieghi cosa è di tendenza e cosa no nel pubblico». Non fa nomi, parla di «quelli lassù ai piani alti».
MILEY CYRUS BY TERRY RICHARDSONDura reazione della testata Jewish Daily Forward: «Lei fiuta i gusti e le voglie del pubblico, ma perché ora per farlo mette in gioco gli ebrei?».