Dal Corriere.it
Armin Laschet ride
Bufera sul candidato per la Cdu alla successione della cancelliera tedesca Angela Merkel, il governatore del Nord Reno-Vestafalia Armin Laschet. Durante il discorso tenuto dal presidente Frank-Walter Steinmeier a Erftstadt, una delle più colpite dalle alluvioni che hanno causato oltre 160 morti in Germania, lo si vede ridere e scherzare con alcuni politici locali: proprio mentre Steinmeier parla, con il volto serio, del disastro che ha colpito il Paese.
Armin Laschet con Steinmeier
Il video è diventato subito virale e ha scatenato rabbia e polemiche: molti hanno criticato il cinismo dell’uomo politico, tanti lo hanno dichiarato inadatto a un compito così prestigioso come la successione della Merkel.
Laschet è stato costretto a scusarsi: «Mi sono comportato in modo inappropriato, sono desolato». Per Laschet non si tratta della prima gaffe: due giorni fa ha chiamato «ragazza» una giornalista che lo stava intervistando sulla tv locale WDR.
I cristiano democratici restano comunque in testa nei sondaggi per le elezioni del 26 settembre.
GERMANIA
Giampaolo Cadalanu per Repubblica
alluvioni e frane in germania
Fra la disperazione di chi ha perso i suoi cari e le lacrime di chi rimane senza casa dopo le inondazioni nell’ovest della Germania, c’è lo spazio per una riflessione cinica: che succederà alle elezioni di settembre? Il tema dei cambiamenti climatici è da sempre il cavallo di battaglia dei Grünen. Ma il partito ecologista attraversa un momento delicatissimo, con Annalena Baerbock, co-presidente e candidata alla Cancelleria, al centro delle polemiche per la presunta copiatura di parti del suo libro “Jetzt”, “Adesso”.
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Le precipitazioni eccezionali che hanno sconvolto NordReno-Westfalia e Renania-Palatinato, più che una conferma degli allarmi ecologisti, potrebbero sembrare quasi un regalo della sorte per i Verdi. Ma sarebbe un regalo elettorale maledetto, perché il maltempo ha preteso vite umane e ha causato danni immensi. E nella sede di Platz vor dem Neuen Tor hanno capito subito che il rischio era altissimo: l’idea di una strumentalizzazione avrebbe spazzato via ogni speranza per il partito.
Così l’ordine di scuderia era chiaro, guai a chi si azzarda a dire: «Noi l’avevamo previsto». Robert Habeck, il filosofo che guida il partito assieme ad Annalena Baerbock e vanta un’esperienza da ministro dell’Ambiente nello Schleswig-Holstein, ha scelto di non avvicinarsi nemmeno alle zone colpite. «So per esperienza diretta che i politici in visita, quando non sono specialisti, danno solo fastidio ai soccorritori», ha detto Habeck.
maltempo in germania frana in vestfalia
La Baerbock ha voluto vedere da sé i danni, ma senza pubblicizzare il viaggio e senza portare giornalisti al seguito, limitandosi a twittare che i suoi pensieri erano «con la gente che ha perso la casa».
Konstantin von Notz, membro del Bundestag, si è lasciato scappare un tweet polemico, per poi cancellarlo subito. E anche la capogruppo Katrin Göring-Eckardt, dopo aver definito la catastrofe «una chiamata al realismo», è tornata al silenzio. Non è ancora il momento di incassare il credito politico conquistato in decenni di campagne contro il riscaldamento globale: verrà più avanti, suggerisce la stampa tedesca.
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Ma se le inondazioni in Renania potranno influire nel voto, per ora non è semplice valutare quanto e come. In realtà paradossalmente la coscienza ecologica è così radicata in Germania che potrebbe persino non costituire un vantaggio per i Verdi alle urne, perché il tema del clima non è più loro esclusiva. Lo dimostrano le dichiarazioni di Angela Merkel e del ministro per gli Interni Horst Seehofer, considerati poco entusiasti sui problemi ambientali ma ora favorevoli a interventi rapidi.
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Lo dimostra la decisione con cui Armin Laschet, candidato alla Cancelleria per la Cdu e ministro-presidente del NordReno-Westfalia, ha subito attribuito il disastro al clima reso folle dall’uomo. Laschet in realtà doveva rimediare alla goffaggine con cui aveva risposto sul tema in un’intervista in tv. «Non si cambia la politica per una giornata come questa», aveva detto: una frase che sicuramente lo perseguiterà nei giorni a venire, scrive Der Spiegel.
Ma le gaffe del candidato cristiano-democratico sono proseguite: ieri Laschet è stato immortalato in un video mentre rideva e scherzava spensierato a Erftstadt, città colpita dal disastro, mentre il capo dello Stato parlava delle vittime dell’alluvione. Il filmato è stato diffuso online, suscitando polemiche violente.
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Eppure Laschet non è un politico inesperto, che sottovaluta il valore delle immagini. Nei giorni scorsi, visitando le zone delle inondazioni, indossava stivali di gomma. In Germania tutti ricordano la campagna elettorale del 2002, quando il ciclone Jeanett aveva colpito la parte est della Repubblica federale, uccidendo 12 persone. Allora Gerhard Schroeder aveva strappato la conferma alla Cancelleria presentandosi in stivali di gomma davanti alle tv e comparendo «alla guida» delle operazioni di soccorso. Conscio dell’effetto che avrebbe fatto l’accusa di approfittare della tragedia recitando lo stesso copione vincente di allora, davanti alle telecamere il candidato cristiano-democratico è tornato ai mocassini.
ALLUVIONE IN GERMANIA ARMIN LASCHET CON GLI STIVALI germania maltempo 7 germania maltempo 10