DAGONOTA
MARIO DRAGHI
Stato dell’arte all’inizio delle votazioni. Prime tre a vuoto (e già questo non è il massimo per Draghi che aspirava ad una elezione alla Ciampi al primo scrutinio). Da qui a giovedì gireranno i nomi più incredibili e strani (la sola idea di candidare una che fa il capo dei servizi a Presidente della Repubblica fa ridere anche in Sudamerica; eccita invece, chissà perché, Travaglio e Gomez).
GIULIANO AMATO MARIO DRAGHI
Se alla quarta votazione la Mummia Sicula non racimola almeno il 70 per cento dei voti, non ci starà mai a disimballare gli scatoloni. Dal no di Mattarella, potrebbero uscire nomi trasversali come Pierfurby Casini (ma non è particolarmente nel cuore di Salvini) o l’eterno Giuliano Amato.
pier ferdinando casini 1
Dopodiché, solo allora riciccerà Draghi. Ma in quel caso il capo del governo sarà un politico (due tecnici al Colle e a Palazzo Chigi sono troppi anche per la disastrata Italia attuale): lo stesso Casini o l’ubiquo Di Maio, dicono.
Giuliano Amato al Circolo Tennis Orbetello, il 23 settembre 1999 con Tom e Jerry DRAGHI DI MAIO luigi di maio sergio mattarella L ECONOMIST CONTRO L'AUTOCANDIDATURA DI MARIO DRAGHI AL QUIRINALE mario draghi sergio mattarella mattarella draghi sergio mattarella mario draghi quirinale by macondo mario draghi pier ferdinando casini 2 MATTEO RENZI MARIO DRAGHI