1. SCARPE TOD' S IL FATTURATO STA AL PASSO SOLO IN CINA
Sara Bennewitz per “la Repubblica”
Nel primo trimestre 2017 il lusso è tornato a crescere a due cifre, ma Tod' s è rimasta a guardare, facendo addirittura un passo indietro (-4,4% i ricavi) rispetto al 2016, che già non era stato un periodo d' oro. E così il mercato ha punito il titolo (- 11%) dell' azienda marchigiana, mandando in fumo 260 milioni di capitalizzazione. Tod' s ha accusato un calo delle vendite su tutti i mercati tranne in Cina (+ 3,6%) e su tutti i marchi tra cui Hogan e Fay, eccetto Roger Vivier (+15,6%).
DIEGO DELLA VALLE CON SCARPE TODS
Nonostante gli sforzi di Diego Della Valle il gruppo resta molto esposto in Italia e poco negli Usa (- 15,6% le vendite del trimestre), tuttavia il presidente e ad della società resta «ottimista» per il medio periodo e promette nuovi innesti manageriali e novità sul canale digitale. Il direttore finanziario Emilio Macellari, invece, giudica «sfidanti» gli obiettivi stimati dalla media degli analisti per l' anno in corso.
2. IL CDA PARMALAT "PROSCIOGLIE" I VECCHI MANAGER
Ettore Livini per “la Repubblica”
Parmalat (non troppo a sorpresa) assolve il vecchio cda targato Lactalis senza processo. Il consiglio di Collecchio, composto in grande maggioranza da uomini eletti dal gruppo francese ha deciso a maggioranza - con il "no" delle minoranze che «non esistono le condizioni per poter esperire utilmente» l' azione di responsabilità nei confronti degli amministratori, espressione dei francesi, che nel 2011 trasferirono a Parigi il tesoretto di liquidità custodito nelle casse di Collecchio. Oltre 1,4 miliardi in contanti raccolti dall' ex-Commissario straordinario Enrico Bondi grazie alle cause fatte a banche e revisori coinvolte nel crac dei Tanzi.
lAd di Lactalis Jean Marc Bernier
Il "trasloco" del tesoretto di Parmalat è stato da subito oggetto di polemiche, con la Consob che impose a Lactalis un aggiornamento delle sue comunicazioni finanziarie e le minoranze sul piede di guerra per lo scippo. I francesi risposero allora (come oggi) che si trattata solo di un' operazione di cash pooling - accentramento delle risorse finanziarie - senza nessuna ricaduta sulla controllata.
A riaprire il caso otto anni dopo sono stati i sindaci di Parmalat che nei mesi scorsi hanno ripassato ai raggi X l' intera operazione, concludendo a maggioranza che aveva causato un danno potenziale all' azienda - leggi interessi mancati - di 3,4 miliardi di euro. E che perciò era plausibile un' azione di responsabilità contro il vecchio cda.
Lactalis
Difficile però che un cda nominato in buona parte dai Besnier si muova contro i suoi soci di controllo. E infatti è andata così. Il Consiglio ha affidato a un pool di esperti un parere sull' operazione. E gli advisor hanno detto che non esistono gli estremi per la causa. Posizione sposata con entusiasmo da Parmalat e che sarà ora sottoposta all' assemblea a fine maggio.
parmalat 7
La procura di Roma intanto ha chiesto il rinvio a giudizio di una decina di amministratori della Parmalat, quelli in carica fino al luglio 2013, coinvolti nell' inchiesta su un presunto ostacolo all' attività di vigilanza della Consob in relazione all' operazione di acquisizione, nel 2012, di Lactalis American Group (Lag), venduta dai francesi alla controllata.
Tra gli indagati l' allora presidente del cda di Parmalat Francesco Tatò, l' ex amministratore delegato Yvon Guerin e l' attuale presidente Gabriella Chersicla.
3. L' OPEC PROLUNGA AL 2018 IL TAGLIO DELLA PRODUZIONE
Da “la Repubblica”
L' Opec e gli altri paesi produttori non aderenti al cartello, guidati dalla Russia, sarebbero concordi nel prolungare i tagli alla produzione di greggio a tutto il 2017 e parte del 2018.
OPEC
L' annuncio arriverà dal meeting dell' Opec del 25 maggio a Vienna, ma il ministro dell' Energia Saudita Khalid al-Falih ha rispolverato lo slogan reso famoso da Mario Draghi per difendere l' euro: «Faremo tutto il necessario per fermare l' eccesso di offerta». Per il ministro dell' Energia russo, Alexander Novack il taglio dovrebbe essere lo stesso di fine novembre: 1,8 milioni di barili. Ma il prezzo resta ai minimi dell' anno sotto i 50 dollari.