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Fabio Cavalera per il "Corriere della Sera"
E da dove se non dall'Economist? La caccia al nuovo governatore della Bank of England parte dalle colonne del prestigioso settimanale economico. Nessun articolo, nessun editoriale, nessun appello di accademici o illustri economisti: un avviso pubblicitario, una comunissima inserzione a spese del Tesoro, per dire che la massima autorità monetaria inglese è alla ricerca del suo nuovo numero uno e che gli interessati sono pregati di inviare domanda con curriculum allegato, busta indirizzata al cancelliere dello Scacchiere, ovvero George Osborne, Downing Street all'11, la residenza a fianco a quella del premier David Cameron.
Il sessantaquattrenne Mervyn King, che è in sella dal 2003, il prossimo giugno lascerà l'incarico nella «Old Lady» di Threadneedle Street e il governo di sua maestà vuole fare le cose per bene e per tempo. Visti i tempi che corrono il passaggio delle consegne deve essere veloce e il più possibile indolore, al riparo da eccessive spregiudicatezze e da giochi sporchi.
Dunque, quale strada migliore di un bando alla luce del sole? Sarà forse per recuperare un po' di credibilità messa di recente in discussione dai tristi dati dell'economia britannica o sarà magari per tagliare sul nascere le brame delle diverse cordate politiche che si sono allertate per accaparrarsi la poltrona, il fatto è che al Parlamento George Osborne promette una selezione «trasparente e aperta». Oltre che veloce: entro l'anno il nuovo governatore della banca centrale sarà scelto in modo che per sei mesi possa prendere confidenza con la carica, sei mesi di convivenza con Mervyn King prima dei pieni poteri.
Via, allora, agli annunci e al bando. Si comincia venerdì, questo o il prossimo vedremo, sull'Economist e successivamente sul sito governativo «Public Appointments» dove sono consultabili tutte le posizioni libere dell'amministrazione pubblica: dalla sanità alle prigioni, dagli uffici delle tasse ai porti, adesso pure la Bank of England. Il testo già pronto per la diffusione recita che il candidato deve «avere esperienza di lavoro in una o con una banca centrale o istituzione analoga, o deve avere lavorato ai livelli più alti in una banca di primaria importanza o in altre istituzioni finanziarie».
Ultimo giorno utile per la presentazione il prossimo 8 ottobre. Poi toccherà a un comitato presieduto dal segretario del Tesoro, Sir Nicholas Macpherson, intervistare e selezionare gli aspiranti successori di Mervyn King. Alla fine il cancelliere dello scacchiere e il premier annunceranno la fumata bianca.
Favoriti? Tre nomi su tutti: l'attuale vicegovernatore Paul Tucker, il presidente dell'Autorità di controllo sui servizi finanziari (Financial Services Authority) Lord Turner (entrambi chiamati in causa nello scandalo sui tassi Libor) e l'ex Segretario di Gabinetto (il vertice dell'amministrazione statale) Sir Gus O'Donnel. Favoriti ma a un patto: che presentino programmi validi e che qualche outsider non decida di venire allo scoperto sfogliando l'Economist.
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