DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
A cura di Andrea Andrei per "Dagospia"
1 - NOKIA: C'Ã UNA LUMIA IN FONDO AL TUNNEL
Da "The Wall Street Journal"
http://on.wsj.com/V1pdIb
La famosa casa produttrice di telefonia mobile, che ha visto i propri ricavi ridimensionarsi in maniera preoccupante con l'avvento degli smartphone e la concorrenza micidiale di Samsung e Apple, pare che possa continuare a sperare in una ripresa. Le vendite del suo nuovo Lumia 920, infatti, sono andate meglio del previsto, invertendo una tendenza che aveva portato l'azienda a chiudere sei trimestri consecutivi in rosso. Nel quarto trimestre del 2012 Nokia ha spedito nel mondo 4,4 milioni di smartphone, per un totale di 6,6 milioni di dispositivi venduti in totale.
La scommessa di dotare i suoi telefoni del software Microsoft Windows (il Lumia 920 monta il nuovissimo Windows 8) comincia insomma a dare i suoi frutti. Il Lumia è uno smartphone dal design accattivante, e con l'ultimo modello viene fornito anche un caricabatterie senza fili. Certo il gap con i colossi degli smartphone Samsung e Apple, che si spartiscono la stragrande maggioranza del mercato, rimane apparentemente incolmabile. Ma erano in molti a scommettere che quella che era a tutti gli effetti l'ultima spiaggia, e cioè proprio il nuovo Lumia, non sarebbe riuscita a salvare l'azienda da una fine disastrosa. Per fortuna per ora i dati sembrano smentire tutto ciò.
2 - MANDARE UN MESSAGGIO A ZUCKERBERG SU FACEBOOK COSTA 100 DOLLARI
Da "Mashable.com"
http://on.mash.to/VSWweO
Nell'epoca in cui le chat e i messaggi sono diventate diffusissime e gratuite, se volete parlare con il guru dei social network Mark Zuckerberg dovete sborsare 100 dollari. Questo è almeno ciò che riporta il sito "Mashable.com", che ha scoperto come, accedendo al profilo di Zuckerberg su Facebook, se si cerca di scrivergli un messaggio privato, si viene messi di fronte a due opzioni: o pagare 100 dollari e far recapitare il messaggio direttamente nella sua casella privata, oppure inviarlo gratis, ma in quel caso la missiva verrebbe indirizzata su un'altra casella (il che lascia intendere che probabilmente si perderebbe nei meandri del sito).
In realtà pare che si tratti di un esperimento. Facebook starebbe infatti mettendo a punto un sistema per far pagare i messaggi inviati a chi non è nella propria rete di amici. Solo che il prezzo dovrebbe essere di un dollaro, non di cento, il che lascia intendere che, a seconda dell'importanza o della popolarità del personaggio che si vuole contattare, il costo potrebbe essere più o meno alto.
A noi, che abbiamo fatto la prova, è ancora permesso inviare messaggi gratuitamente a Zuckerberg. Che dite, ne approfittiamo per mandarlo a fare il guru?
3 - QUEL CHE ESCE DAL "CES": ARRIVA L'INTERRUTTORE DELLA LUCE WI-FI ANCHE PER ANDROID
Da "Mashable.com"
http://on.mash.to/10jxWus
Da oggi, se non avete un iPhone ma un altro dispositivo in piattaforma Android e siete soliti scordarvi le luci di casa accese, potete stare tranquilli. WeMo ha presentato al "Ces" di Las Vegas il "Light Switch", un apparecchio che vi permetterà di accendere o spegnere la luce direttamente dal vostro smartphone grazie a un collegamento wi-fi. Sempre WeMo aveva già prodotto lo "Switch", con la stessa funzione per iOS. "Light Switch" (che comunque può essere utilizzato anche su iPhone grazie all'apposita app), funziona anche da una rete wi-fi diversa da quella a cui il dispositivo è collegato, ed è possibile collegarne di più all'interno della stessa casa.
4 - GOOGLE INDAGATA PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE
Nuovi guai legali per Google. L'azienda di Mountain View finisce nel mirino dell'antitrust europea, che la mette sotto inchiesta per abuso di posizione dominante. Il Commissario per la Concorrenza dell'Ue Joaquin Almunia ha detto di essere convinto che Google stia in qualche modo dirottando il traffico. Il motore di ricerca rappresenta, in Europa, il 90 per cento del mercato del settore. Le indagini della Commissione, che durano da due anni, si concluderanno a fine gennaio. Si vedrà allora se Google andrà incontro a sanzioni o se dovrà modificare il modo in cui proporre i propri servizi (per esempio, etichettando in maniera più chiara gli annunci pubblicitari o i criteri di selezione dei risultati).
WEMO LIGHT SWITCH IL NUOVO NOKIA LUMIA COLLEGATO AL CARICABATTERIE SENZA FILI GOOGLE UN MESSAGGIO A ZUCKERBERG COSTA DOLLARI
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