ALITALIA-ETIHAD VERSO IL DECOLLO - GLI ARABI INVESTIRANNO 1,25 MILIARDI E METTERANNO GLI AEREI A DISPOSIZIONE MA CON ALCUNE RESTRIZIONI - 2.251 LAVORATORI IN MENO RISPETTO ALL'ORGANICO ATTUALE DI 13.721 DIPENDENTI ALITALIA

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1-«ALITALIA, PRONTI 1,25 MILIARDI DA ETIHAD»

Giorgio Pogliotti per “Il Sole 24 Ore”

 

Nell'arco dei prossimi quattro anni saranno investiti 692 milioni per lo sviluppo e il rinnovo della flotta di Alitalia, in aggiunta ai 560 milioni che investirà Etihad per acquisire una quota del 40-49% del capitale.

alitalia etihad alitalia etihad

 

Complessivamente nell'arco del piano 2014-2018 della compagnia degli Emirati Arabi si prevedono investimenti per 1,252 miliardi di euro, secondo le linee guida anticipate ai sindacati dai ministri dei Trasporti, Maurizio Lupi e del Lavoro Giuliano Poletti, nell'incontro convocato ieri, alla vigilia del confronto con l'azienda che si svolgerà questa mattina. Il ministro Lupi ha fatto intendere ai sindacati che si tratta di investimenti tutti a carico di Etihad, mentre resta da chiarire se l'onere del rinnovo della flotta sarà spalmato tra i soci.

 

maurizio lupi pennarello argento maurizio lupi pennarello argento

Con un fatturato di circa 3,6 miliardi di euro, il piano industriale prevede per Alitalia il raggiungimento dell'utile nel 2017, attraverso un forte aumento dell'intercontinentale (nei quattro anni di piano si stima una crescita del 40% dei passeggeri trasportati da 2,1 milioni a 3 milioni), e dei collegamenti internazionali (con un incremento di 1 milione di passeggeri), mentre sul mercato domestico è previsto solo qualche aggiustamento.

 

Ci saranno ricadute sugli esuberi, visto che rispetto all'organico attuale di 13.721 dipendenti Alitalia, si scenderà a 11.470 addetti, pari a 2.251 lavoratori in meno. Più nel dettaglio, il numero degli esuberi disaggregato comprende 787 lavoratori attualmente posti in Cigs a zero ore (fino a marzo 2015), in aggiunta a 1.084 dipendenti in eccedenza tra il personale di terra e a 380 tra i naviganti. Si tratta di cifre che erano già state anticipate dall'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, che aveva parlato di circa «2.200 esuberi strutturali, necessari per poter mantenere le altre 11mila persone che resteranno».

GIULIANO POLETTI GIULIANO POLETTI

 

Fin qui le anticipazioni del governo. Oggi alle 10, invece, il piano sarà presentato ai sindacati dall'azienda e prenderà il via il confronto tra le parti: «Il tempo è certo – ha detto Lupi – la trattativa non si può prolungare all'infinito, metà luglio è il momento di tirare le somme. Il Governo farà tutto il possibile per stare accanto all'azienda e ai sindacati, ci sarà un tavolo permanente con il ministero del Lavoro per accompagnare la legittima e giusta trattativa».

 

Lo stesso concetto è stato ribadito ai sindacati dal ministro Poletti che ha spiegato nell'incontro a porte chiuse che «il governo farà ogni sforzo per trovare una soluzione positiva, ma prima deve svolgersi la trattativa tra le parti nella loro piena autonomia», dopodichè «sarà pronto a mettere a disposizione tutti gli strumenti che serviranno». Alla domanda rivolta a Lupi da un sindacalista, se ci sono investimenti diretti di Etihad su Adr, il ministro ha risposto che non sono previsti direttamente dal piano.

GABRIELE DEL TORCHIOGABRIELE DEL TORCHIO

 

Positivi i commenti dei sindacati. Più articolata la posizione della Cgil: «La filosofia del piano sembra andare nella direzione giusta – afferma Fabrizio Solari (Cgil) – sposando opinioni per noi storiche come l'incremento del lungo raggio. Il problema è come gestire esuberi. La sfida è rendere compatibili questi due aspetti, magari con un piano meno conservativo e più coraggioso».

 

Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni considera «incoraggiante» il piano di Etihad: «Sappiamo che ci sono problemi per eventuali esuberi e li affronteremo – afferma – sapendo che un'azienda che potrà svilupparsi potrà eventualmente riassorbire i lavoratori. Come ha detto il governo è un'operazione di grande prospettiva quello che ci interessa è capire se il governo è disposto a sostenere gli esuberi e il governo ha assicurato che è possibile contare su di loro al 100%. Andiamo più sereni alla trattativa».

GABRIELE DEL TORCHIOGABRIELE DEL TORCHIO

 

Anche il numero uno della Uil, Luigi Angeletti considera «soddisfacente l'approccio del governo sulla vicenda» e aggiunge «a questo punto dobbiamo conoscere i contenuti del piano industriale nel dettaglio». Il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, è convinto vi siano «tutte le condizioni per salvaguardare tutti i posti di lavoro».

 

2-QUELLE «RESTRIZIONI» SULLA FLOTTA

Gianni Dragoni per “Il Sole 24 Ore”

 

 

In caso di accordo con Alitalia, Etihad Airways potrà mettere i suoi aerei a disposizione della compagnia italiana, ma «con alcune restrizioni». Lo dice Airbus, uno dei due maggiori costruttori mondiali di jet oltre i 100 posti.

 

Così il direttore generale commerciale di Airbus, John Leahy, ha risposto alla domanda su un argomento toccato nelle discussioni sul progetto di accordo, cioè la possibilità che Alitalia abbia accesso al robusto portafoglio ordini di Etihad. «Non posso entrare nel merito delle discussioni commerciali. Tuttavia ricordo - ha spiegato il numero due di Airbus - quanto detto da James Hogan di Etihad, cioè che avrà la possibilità di mettere i suoi aerei, con alcune restrizioni, a disposizione di alcune compagnie. Questo dipenderà dalla percentuale di controllo che avrà Etihad».

 

Dalle parole di Leahy si comprende che un vettore non ha piena libertà di trasferire gli ordini di nuovi aerei a un'altra compagnia. Tuttavia, se Etihad acquisirà una presa forte su Alitalia, come sembra dalle trattative, potrà impiegare la sua potenza di fuoco per rimpolpare la flotta di Alitalia. Ovviamente a pagamento, e questo dipenderà dai soldi che avrà la società guidata da Gabriele Del Torchio.

RAFFAELE BONANNI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO RAFFAELE BONANNI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

 

james hogan james hogan

Questa facoltà dovrà tener conto anche del regolamento dell'Unione europea che non consente a soggetti extra-Ue di controllare una compagnia comunitaria, altrimenti questa perde i diritti di volo. Il divieto vale anche per il controllo di fatto. A fine marzo 2014 Etihad aveva in flotta 89 aerei passeggeri (più sei merci) e ordini di acquisto nei prossimi dieci anni per altri 210 jet, dei quali 111 Airbus e 99 Boeing.

 

Airbus ha subìto ieri uno schiaffo dall'altra compagnia degli Emirati Arabi, Emirates di Dubai, la più potente compagnia del Golfo Persico. Emirates ha cancellato un maxi-contratto di acquisto di 70 Airbus 350, l'ultimo aereo realizzato dalla società franco-tedesca, con una capacità di 250 e più passeggeri per il lungo raggio. La commessa annullata aveva un valore, a prezzi di listino, di 21 miliardi di dollari. In realtà, considerando gli sconti del costruttore, sempre segreti, il prezzo effettivo era inferiore.

 

Airbus ha detto che la decisione «segue le discussioni in corso alla luce della revisione sui requisiti della flotta» di Emirates, «come dimostrato dall'ordine di 50 ulteriori A380 all'ultimo salone aerospaziale di Dubai», lo scorso novembre. A Dubai Emirates aveva annunciato un maxi acquisto di 200 aerei, di cui 150 Boeing 777 e 50 Airbus 380, per un valore di listino di 99 miliardi di dollari.

 

aereo emirates aereo emirates

Emirates aveva ordinato i nuovi jet A350 Xwb nel 2007, il contratto prevedeva 50 A350-900 e 20 A350-1000, con inizio delle consegne nel 2019. L'A350 è stato lanciato dal costruttore europeo per fronteggiare il successo commerciale del Boeing 787 Dreamliner. Il B787 ha subìto ritardi superiori a due anni. Ma anche l'A350, annunciato nell'ottobre 2005, ha incontrato difficoltà, l'aereo è stato riprogettato nel 2006.

 

L'A350 non è ancora in servizio commerciale. Il primo volo risale al 14 giugno 2013, la certificazione ai voli di linea è attesa per i prossimi mesi. L'entrata in servizio è prevista entro fine anno con Qatar Airways. Airbus ha precisato che l'A350 Xwb ha un portafoglio ordini «solido» di 742 ordini fermi. Leahy ha cercato di minimizzare l'impatto della cancellazione del contratto Emirates dicendo: «La cancellazione non avrà impatto finanziario su Airbus, le consegne dei jet a Emirates erano previste tra il 2019 e il 2023». Ma il colpo per Tolosa è pesante.

 

Secondo le classifiche Iata, Emirates è la sedicesima compagnia mondiale per passeggeri, con 43,33 milioni nel 2013, una delle più ricche e prestigiose, con una flotta di 217 aerei a fine marzo. Emirates è il principale cliente del superjumbo Airbus380, con ordini per 140 aerei, di cui 48 già impiegati. Ma ha detto addio all'A350.