DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
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"Ramazza continua" ai piani alti delle Generali, l'unico grande gruppo internazionale con base in Italia dopo che Fiat ha spostato sede legale e fiscale in lidi più convenienti. Al quartier generale triestino l'amministratore delegato Mario Greco, 54 anni e una lontana parentela con lo storico avvocato della famiglia Agnelli Franzo Grande Stevens, prosegue a tappe forzate nella rottamazione di tutto ciò che rimanda alla gestione Perissirotto. Una pulizia che passa tanto dalle singole operazioni quanto dalle prime linee manageriali e che però ha creato, negli ultimi mesi, più di un problema con i grandi soci triestini.
L'ultimo scossone del metodo Greco sta toccando la divisione immobiliare del gruppo. Come da tempo si mormora, questi dovrebbero essere gli ultimi giorni che Giancarlo Scotti passerà al timone di Generali real estate, società che gestisce un patrimonio da 25 miliardi di euro, e lo stesso discorso dovrebbe valere per l'amministratore delegato di Generali immobiliare Italia sgr, nonché numero uno del progetto di riqualificazione dell'ex quartiere della Fiera di Milano Citylife, Giovanni Maria Paviera. Quest'ultimo dovrebbe già avere un posto prenotato come direttore generale di Fintecna immobiliare, il mattone della Cassa depositi e prestiti.
E proprio in quest'atto finale del repulisti del "tecnico" Greco sembra essersi consumata l'ennesima battaglia tra l'ad e i grandi soci del Leone. Greco, infatti, starebbe spingendo per nominare un manager francese come nuovo numero uno della divisione immobiliare della compagnia triestina.
A riguardo, pare che la società di cacciatori di teste Egon Zehnder abbia già individuato una manciata di candidati di Oltralpe che potrebbero proprio fare al caso di Greco. I soci forti del Leone, invece, e in primis Leonardo Del Vecchio, spalleggiato dalla Mediobanca di Nego Nagel e secondo qualcuno anche dal gruppo Caltagirone, avrebbero preferito una soluzione più casalinga, più all'italiana. Un nome come quello di Aldo Mazzocco, uomo di fiducia di Del Vecchio e attuale ad di Beni Stabili, società controllata proprio dal patròn di Luxottica.
Ma Greco, che fin dal suo arrivo a Trieste ha ingaggiato una vera e propria guerra contro le sovrapposizioni e le operazioni in odore di conflitto di interessi tra le Generali e i propri soci o manager o uomini a loro riconducibili (come sarebbe nel caso di Mazzocco), non ne vuole nemmeno sentire parlare. E sembra che, in ogni caso, l'ad del gruppo del Leone abbia già vinto questa sua ultima battaglia, il che significa che alla guida del real estate dovrebbe effettivamente andare un francese.
Qualcuno racconta che Greco, che nel gruppo triestino può contare sui suoi uomini di fiducia Alberto Minali e la nuova entrata Simone Bemporad, si sia di recente confrontato con i soci forti, e in particolare con Nagel, sottolineando che in caso di pressioni sul suo operato sarebbe anche disposto a lasciare l'incarico alla scadenza del suo mandato. Tra l'altro, i rapporti sembrano essere difficili anche tra Greco e il presidente Gabriele Galateri di Genola.
A renderli sempre più tesi, la questione Telecom Italia, ossia la società telefonica partecipata da Generali, la cui quota di controllo fa capo agli spagnoli di Telefonica. Anche in questo caso Greco avrebbe mal digerito l'attivismo di Galateri per favorire gli spagnoli, al punto che sarebbe già pronto a sostituirlo con un consigliere indipendente nel prossimo giro di nomine della società telefonica previsto ad aprile. A meno, certo, che a saltare non sia prima Greco.
mario greco LEONE DI TRIESTE ASSICURAZIONI GENERALI jpegDEL VECCHIO francesco gaetano caltagirone con il figlio francesco junior nagel MARIO GRECO Perissinotto Geronzi Balbinot
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