DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Da ‘Radio24’
1. BORGHI (LEGA) A RADIO24: “BASTEREBBE L'ANNUNCIO DI DRAGHI E SI AZZEREREBBE LO SPREAD. SENZA QE TORNA A 500 ANCHE CON GANDHI A PALAZZO CHIGI”
"Se domani la Banca Centrale smettesse di fare Quantitative Easing, ritorneremmo esattamente allo spread a 500-700, anche se qua ci fosse Gandhi o Roosvelt. Così come quando c'era Monti lo spread era a 500, nonostante avesse fatto la Fornero e il SalvaItalia", dice a 24 mattino di Luca Telese e Oscar Giannino Claudio Borghi, mente economica della Lega, deputato seduto al tavolo del contratto di governo. "Il livello dello spread non dipende dalle singole politiche, dipende da quello che fa o non fa la Banca Centrale", continua Borghi:
"Non sottovaluto né sminuisco lo spread. Dico semplicemente che lo spread non può essere ostativo a un qualsiasi tipo di politica, tenuto presente che lo spread in questo momento è una creazione non dei mercati, ma di quello che vuol fare la Banca Centrale". Borghi poi conclude: "Tutti a questo tavolo virtuale sappiamo che se la Banca Centrale compra i titoli di un Paese, lo spread non esiste. Volendo potrebbe anche azzerarlo. Basterebbe l'annuncio di Draghi e si azzererebbe lo spread".
2. BORGHI (LEGA) A RADIO24: CANCELLARE IL DEBITO CON LA BCE È POSSIBILE. COME FOSSERO DEBITI TRA FAMILIARI
"Penso ci sia tanta gente stufa in Europa di questo spauracchio del debito che continua a crescere. Se la Banca Centrale Europea ha ricomprato i debiti di tutti i Paesi dell'Eurozona, questi debiti sono via dal mercato, in questo momento sono in pancia alla Banca Centrale", dice a 24 mattino di Luca Telese e Oscar Giannino Claudio Borghi (LEGA).
"E noi abbiamo il 15% della Banca Centrale Europea, perché la Banca Centrale è posseduta proquota da tutti i Paesi membri", continua Borghi: "Significa che la Banca Centrale ha creato dal nulla del denaro, con questo denaro ha acquistato i titoli di Stato dell'Eurozona e li ha riportati nel proprio ambito. Questi titoli di Stato ricomprati diventano in pratica una specie di debito e credito per lo stesso Paese. Se ci fosse un bilancio consolidato sarebbero cancellati".
A sostegno della sua tesi, Claudio Borghi paragona la situazione dell'Italia a quella di un padre di famiglia: "Immaginate di avere un credito con la propria moglie o un debito con il proprio figlio. È la stessa condizione di uno che ha ricomprato una cambiale che aveva emesso", e poi conclude: "Si può, secondo me, trovare un'ampia convergenza in Europa sul fatto che i vari debiti proquota non vengano computati nel debito/PIL".
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