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Cinzia Meoni per Dagospia
AIM ITALIA INDICE DELLE PMI ALLA BORSA DI MILANO
L’Aim si sta dimostrando un’efficace risposta alla necessità di crescita delle Pmi italiane che di fatto compongono la gran parte del tessuto economico nazionale. Meno per gli investitori a caccia di perle nascoste che possano rivalutarsi nel tempo.
O almeno questo è quanto emerge dall’analisi delle performance delle matricole che, negli ultimi due anni, hanno letteralmente invaso il listino dedicato alle microcap. Insomma prima di azzardare una scommessa in fase di collocamento in una società pronta allo sbarco sull’Aim, forse conviene fermarsi a riflettere qualche minuti in più.
L'Aim tira sempre di più tra le società dalle grandi aspirazioni e dalle dimensioni ridotte, tanto da arrivare, a due anni dalla nascita ufficiale (nel marzo del 2012 con l'unificazione del Mac e di Aim Italia), a un quinto delle società negoziate sul blasonato listino tradizionale, l'Mta (mercato telematico azionario).
Il listino per le microcap ha festeggiato infatti il traguardo delle 50 società quotate grazie allo sbarco del Blue Note, proprio in quegli stessi giorni in cui, complice la caduta dei mercati, le sorelle maggiori hanno iniziato a tirarsi indietro dai sospirati collocamenti sull'Mta, persino a un passo dall'ingresso sul mercato (da Rottapharm a Sisal, mentre altri gruppi, fino a poche settimane fa decisi al debutto, stanno prendendo tempo).
Un trionfo che il circuito junior di Piazza Affari è riuscito a conquistare grazie a costi ridotti all'osso, procedura snella e tempi celeri. Un ottimo affare per Borsa italiana, consulenti, advisor e singole debuttanti, molto meno però, a conti fatti, per gli investitori che hanno scommesso nelle microcap in fase di collocamento.
Delle numerose debuttanti del 2014 solo Triboo Media, rispetto alla chiusura di ieri (22 luglio), ha registrato una performance positiva dal collocamento di marzo: da 4 euro è infatti salita a 4,47 euro. L'andamento lento, se non decisamente deludente, contraddistingue invece le altre matricole degli ultimi mesi, almeno quelle che ieri hanno fatto prezzo.
E in effetti uno degli aspetti meno celebrati dell'Aim consiste proprio in questo, talvolta i titoli non entrano neppure in contrattazione a causa del flottante ridotto, degli ancora più ridotti volumi e quindi della possibile assenza di mercato (come accaduto ieri a Expert System matricola di marzo a 1,8 euro; e alle due debuttanti di maggio Energy Lab quotata a 1,8 euro ed Ecosuntek a 21 euro).
Persino il Blue Note, leggendario tempio del jazz milanese partecipato tra l'altro da guru della finanza italiana (come Alessandro Valeri, fondatore di Intermonte con la passione per il rock) ha lasciato sul campo il 4,9%, proprio ieri nel giorno del debutto (a 3,12 euro).
IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO
Ne meglio è andata alla pattuglia di microchip che si sono avventurate sull'Aim (o meglio a chi ha scommesso su di loro in fase di collocamento) negli ultimi mesi: Mp7 Italia in due settimane è scesa dai 2,5 euro dello sbarco sul listino ai 2,398 euro di ieri; Notorious Pictures in tre settimane è passata dai 3 euro del debutto a 2,57; Plt Energia passata dai 2,7 euro del 4 giugno a 2,398; Agronomia dall'euro del collocamento di inizio maggio a 0,8;
Gala collocata a marzo a 12,5 passa oggi di mano a 10 euro; il Gruppo Green Power è sceso dai 10,5 euro del collocamento di gennaio ai 7,98; Sunshine Capital Investment infine è sceso da 1 euro a 0,92. Sostanzialmente stabili rispetto al prezzo di quotazione Iniziative Bresciane (che ha fatto il suo ingresso sull'Aim il 15 luglio a 21 euro) e Lucisano Media Group (sbarcata il 16 luglio a 3,5 euro).
Lo stesso trend si registra tra le debuttati di un anno fa con la sola evidente eccezione di Italia Indipendent, la società di lifestyle fondata da Lapo Elkann che ancora oggi mantiene una chiara performance positiva dal debutto (collocata a 26 euro oggi ne vale 33,3). Ma per il resto anche per le matricole del 2013, o meglio per chi ha puntano su di loro in fase di collocamento, l'Aim si è rivelato se non una valle di lacrime non certo un Eldorado.
INAUGURAZIONE NEGOZIO ITALIA INDEPENDENT DI LAPO ELKANN FOTO LAPRESSE
Digital Magics quotata a 7,5 euro ieri ha chiuso a 5,89; Innovatec è passata dai 3,5 del debutto agli attuali 2,3 euro; Leone Film è scesa da 4,8 a 3,8 euro; Ki Group ha praticamente dimezzato il proprio valore di Borsa passando dai 6,5 euro del collocamento agli attuali 3,87 così come Methorios Capital (scesa da 1,4 a 0,66 euro). Peggio ha fatto Sacom che, collocata a 9,7 euro, oggi ne vale 3,1.
Prezzi sbagliati? Eccessive aspirazioni o mancanza di volumi? L’unica risposa che ha un senso in questi casi è il vecchio motto di Borsa “il mercato ha sempre ragione” anche quando spezza le illusioni degli investitori.
Raffaella Leone INAUGURAZIONE NEGOZIO ITALIA INDEPENDENT DI LAPO ELKANN FOTO LAPRESSE
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