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Francesca Pierantozzi per Il Messaggero
Giuseppe Bono è sbarcato ieri a Saint Nazaire da capitano dei cantieri navali Stx. L' amministratore delegato di Fincantieri non ha aspettato la firma finale dell' accordo che porterà il gruppo triestino a controllare lo storico sito sull' Atlantico, per lanciare un' operazione simpatia. Obiettivo: tranquillizzare e rassicurare i 7 mila lavoratori e (soprattutto) i loro sindacati.
«Almeno per i prossimi dieci anni il lavoro è assicurato - ha esordito Bono - E in questi dieci anni dobbiamo lavorare per preparare i prossimi dieci», attraverso «innovazione, nuovi prodotti e mantenendo la capacità competitiva che consente di dare qualità ai prezzi migliori del mercato. E non sono tante le aziende che possono dire tra dieci anni ci saremo» ha aggiunto, vantando le prestazioni di Fincantieri: «negli ultimi quindici anni abbiamo consegnato 52 navi da crociera e ne abbiamo in portafoglio ordini altre 29 che sono destinate ad aumentare nel prossimo futuro».
A chi pensa (i sindacati e anche qualche candidato alle presidenziali come Le Pen o Fillon, che si erano espressi per la nazionalizzazione) che il gruppo italiano sia venuto a fare razzia di savoir faire francese, smembrare e magari delocalizzare, Bono ha risposto che sono pure fantasie: «Siamo italiani, non colonizzatori: siamo venuti per mantenere, migliorare e dare insieme più stabilità alle nostre aziende».
LA GOVERNANCE
L' a.d. ha ribadito che il modello «di governance e il management, al quale rinnoviamo ancora una volta tutta la nostra fiducia, sarà autonomo», anche se «sarebbe stupido che un' azienda come Fincantieri, che lavora nello stesso settore non sfruttasse sinergie che possono esserci. Sono convinto ha aggiunto per i più scettici - che questo glorioso cantiere possa finalmente raggiungere quella stabilità che negli ultimi anni non ha avuto. Noi non siamo l' investitore che arriva e scappa, siamo un investitore di mestiere, noi facciamo gli industriali».
Secondo Bono l' accordo sul nuovo capitale di Stx France (che prevede Fincantieri al 48 per cento affiancata da Federazione CR Trieste al 12%, lo stato francese al 33% e il gruppo militare francese Dcns, con maggioranza di capitale pubblico, al 12%) dovrebbe «probabilmente» essere finalizzato entro fine mese: «Il governo francese avrà poi due mesi per esercitare il suo diritto di prelazione o dichiararci persona non grata. Per me sarebbe un po' difficile sostenerlo, dopo aver accettato i coreani...», dal 2008 azionisti di maggioranza di Stx France.
I sindacati restano molto prudenti. «Si iscrive nella continuità, dunque non siamo soddisfatti - ha commentato Sebastien Benoit della Cgt ma ha confermato che il portafoglio ordini è pieno, cosa che legittima le nostre rivendicazioni: assunzioni e rivalorizzazioni degli stipendi».
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