FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
VALERIA PIANTONI per lastampa.it
il trader peter tuchman wall street
Dopo l'andamento positivo degli ultimi giorni, i listini americani crollano in apertura con lo S&P 500 a -3,8% e l'indice Dow Jones a -4,15% in attesa del voto alla Camera dei rappresentanti Usa sul maxi pacchetto di misure economiche da 2.000 miliardi di dollari, approvato ieri all'unanimità dal Senato. Mentre gli Stati Uniti diventano il primo paese al mondo per casi di coronavirus, il numero di richieste per i sussidi di disoccupazione ha raggiunto settimana scorsa il livello più alto di sempre a 3,28 milioni.
Le principali piazze europee aumentano le perdite sulla scia di Wall Street. A Milano il Ftse Mib perde il 3,15%, a Francoforte l'indice Dax cala del 3,78%, a Parigi il Cac 40 cede il 4,5% mentre a Londra, dopo la notizia che il Primo Ministro britannico Boris Johnson è risultato positivo al coronavirus, il Ftse100 perde il 5,7%. Lo spread tra Btp e Bund sale a 174 punti.
Dopo l'andamento positivo degli ultimi giorni, i listini americani crollano in apertura con lo S&P 500 a -3,8% e l'indice Dow Jones a -4,15% in attesa del voto alla Camera dei rappresentanti Usa sul maxi pacchetto di misure economiche da 2.000 miliardi di dollari, approvato ieri all'unanimità dal Senato. Mentre gli Stati Uniti diventano il primo paese al mondo per casi di coronavirus, il numero di richieste per i sussidi di disoccupazione ha raggiunto settimana scorsa il livello più alto di sempre a 3,28 milioni.
Le principali Piazze europee aumentano le perdite sulla scia di Wall Street. A Milano il Ftse Mib perde il 3,15%, a Francoforte l'indice Dax cala del 3,78%, a Parigi il Cac 40 cede il 4,5% mentre a Londra, dopo la notizia che il Primo Ministro britannico Boris Johnson è risultato positivo al coronavirus, il Ftse100 perde il 5,7%. Lo spread tra Btp e Bund sale a 174 punti.
Piazza Affari
A Piazza Affari tra i titoli in maggiore sofferenza Nexi (-7,9%), Azimut (-7,2%) e Mediobanca (-6,9%). In rialzo Hera (+2,8%), Terna (+1,6%) e Cnh Industrial (+2,4%).
Le trattative iniziano in calo sulla scia delle accese discussioni tra i leader europei che ieri sono riusciti a trovare solo un accordo preliminare su come affrontare l’emergenza coronavirus, dando all'Eurogruppo due settimane di tempo per presentare nuove proposte a livello economico. Pesano sui mercati anche i dati negativi sulla fiducia dei consumatori e delle imprese dei Paesi europei. In Italia, l'indice che misura il morale dei consumatori ha raggiunto a marzo i livelli più bassi registrati da gennaio 2015, passando da 110,9 punti a 101 mentre l'indice del clima della fiducia delle imprese è sceso da 97,8 punti a 81,7, raggiungendo i livelli di giugno 2013. In Francia, l'indice della fiducia dei consumatori è calato meno del previsto a marzo a 103 punti dai 104 di febbraio mentre l'indice della fiducia delle imprese, pubblicato ieri, ha registrato la flessione peggiore dal 1980, cioè dalla creazione dell’indice.
In calo anche il prezzo del petrolio, con il Wti a 21 dollari al barile e il Brent a 27,8 dollari al barile.
Dopo la chiusura in rosso di ieri, le principali Piazze asiatiche cambiano direzione e terminano la settimana in rialzo. A Tokyo l'indice Nikkei 225 guadagna il 3,88%, a Hong Kong l'indice Hang Seng chiude in parità, lo Shanghai Composite avanza dello 0,26% mentre a Seoul il Kospi chiude a +1,87%. Fallisce il recupero la Borsa australiana che termina gli scambi in perdita a -5,30%.
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